(ANSA) - MILANO, 17 GIU - "Per me si sarebbe potuta benissimo fermare lì, perché quello che accade in tv deve restare in tv.
Conosco le regole dello spettacolo, ma non sono disposta a essere mortificata".
Le due donne si erano reciprocamente querelate dopo dei post pubblicati sui social network all'epoca in cui entrambe avevano preso parte al programma 'Ballando con le stelle', nel 2017.
All'epoca Lucarelli, difesa dal legale Lorenzo Puglisi, partecipava in veste in giudice e Parietti, con l'avvocato Gian Filippo Schiaffino, come concorrente-ballerina.
Parietti ha detto in aula di essere stata più volte "derisa" dalla giornalista-giurata, di essere stata oggetto di attacchi personali e di avere "perso la testa dopo l'ultima estenuante provocazione. Nessun essere umano vuole essere reso ridicolo, mortificato dopo avere dato tutto il possibile". E anche: "Mi ha definita gatto morto in autostrada, ha detto che sono una donna sul viale del tramonto quindi pericolosa come tutti i personaggi finiti, mi ha chiamata 'psycho'". E ha aggiunto che Lucarelli "ha ben ripulito i social prima di presentare querela".
Il giudice della sesta pena ha quindi dato la parola a Selvaggia Lucarelli che ha voluto rendere dichiarazioni spontanee. "Sono stata accusata di ogni nefandezza, mi ha definita fetente, calunniatrice, ha detto che faccio parte di un'associazione a delinquere insieme al mio fidanzato che è stato da lei citato come se fosse un bullo di periferia".
(ANSA).
Parietti e Lucarelli in Tribunale, in aula accuse reciproche
La showgirl: 'Mi ha mortificata'. La giornalista: 'Avevo paura'