Lombardia

Elezioni a Milano: Sala, spenderò un quarto di Bernardo

Il pediatra, 'chiede soldi ad amici e poi a chi risponde?'

Da sinistra in alto: Giuseppe Sala e Luca Bernardo Da sinistra in basso: Layla Pavone e Gabriele Mariani

Redazione Ansa

A meno di due settimane dal voto delle comunali del 3 e 4 ottobre a Milano prosegue la polemica sui fondi della campagna elettorale, con il botta e risposta tra Giuseppe Sala, il sindaco ricandidato in cerca di conferma, e lo sfidante del centrodestra, Luca Bernardo, che aveva minacciato di lasciare la corsa se i partiti del centrodestra non avessero saldato il conto per le spese.

Il sindaco Sala per la campagna elettorale ha dichiarato che spenderà "un quarto di quello che spende Bernardo" e i soldi "arrivano da sostenitori, amici e conoscenti tutto in trasparenza". Al contrario dello sfidante "preferisco non chiedere soldi ai partiti ma Bernardo è liberissimo di farlo", ha aggiunto Sala che poi ha annunciato che se sarà rieletto la sua giunta "cambierà significativamente" perché a Milano bisogna dare spazio a "una classe politica giovane, preparata e motivata".

Il pediatra che corre per il centrodestra, Luca Bernardo, sul tema dei fondi per la campagna elettorale ha chiarito che per i bonifici "ci sono dei tempo tecnici e il mio primo pensiero stamattina non era certo guardare il conto in banca ma di affrontare i problemi dei cittadini". Se il sindaco Sala " chiede solo agli amici e non ai partiti mi chiedo se dovrà poi rispondere agli amici o ai milanesi", ha detto aggiungendo che nel 2016 "al sindaco uscente sono stati dati soldi dal Pd, come è normale che sia".

Per il pediatra poi il fatto che il sindaco annunci che cambierà la giunta è solo il segno che "la sua non è una squadra vincente". Nella campagna elettorale entra anche il tema delle Olimpiadi invernali di Milano e Cortina e del ricorso presentato dal gruppo Cabassi contro il piano urbanistico del Comune dove sorgerà la nuova arena olimpica di Santa Giulia. Il viceministro alle Infrastrutture ed esponente milanese della Lega, Alessandro Morelli, ha accusato il Comune di avere chiesto delle deroghe a norme nazionali, e farlo "in una fase progettuale mi sembra piuttosto bizzarro". La replica del sindaco Sala è arrivata a stretto giro, "chissà perchè - ha detto - arrivano questi attacchi da Morelli a pochi giorni dalle elezioni, certe persone sono così". 

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