Lombardia

In centinaia al funerale del piccolo Daniele, il parroco: 'Troppo comodo rifugiarsi nelle leggi'

Tantissimi i messaggi di ricordo e affetto. Il parrocco: 'Troppo comodo rifugiarsi nelle leggi'. Il ricordo dello zio: 'Era puro amore'

Redazione Ansa

Il campo di calcio dell'oratorio San Luigi a Gazzada Schianno (Varese) trasformato in chiesa all'aperto, i palloncini azzurri e blu: in centinaia hanno portato omaggio a Daniele Paitoni, il bimbo di 7 anni ucciso dal padre Davide, 40 anni, nella sua abitazione di Morazzone (Varese), il pomeriggio di Capodanno.
    Il silenzio dei presenti ha accompagnato gli innumerevoli messaggi letti per la piccola vittima da parenti e amici. "Ciao Daniele sarebbero tante le cose da dirti, il nostro cuore si é spezzato, ci siamo detti che non poteva essere", le parole di Lorenzo e Francesca, famigliari del piccolo. "Ci piaceva sentire come prendevi in giro nonno Davide e come giocavi con la nonna Mariangela", poi hanno aggiunto, "come dimenticare le giornate in bicicletta con i tuoi amici e l'allegria, un'allegria che nessuno potrà mai portare via".

 "Piccolo Dani, ti ho visto nascere, piangere, nei tuoi occhi si vedeva la gioia di vivere". Sono le parole della migliore amica di Silvia Gaggini, pronunciate all'inizio della cerimonia funebre del figlio Daniele, accoltellato a morte dal suo ex marito. Tra lacrime e canti di parrocchia, nel campo di calcio gremito di persone, sono arrivate le parole di chi ha conosciuto e voluto bene alla piccola vittima. "Ogni figlio deve essere amato e protetto - ha proseguito l'amica della mamma - é triste perdere lo sguardo di un bambino, specie se a cancellare quel sorriso, quella gioia, é stato chi avrebbe dovuto proteggerlo". Tra i messaggi, anche quello delle maestre del piccolo Daniele, travolte dalla commozione. "Caro Daniele l'ultimo saluto ce lo siamo dati il 22 dicembre, dicendoci che ci saremmo visti il 10 gennaio", ha detto una delle insegnanti delle elementari frequentate da Daniele, "fin dal tuo primo ingresso a scuola hai sorriso con gli occhi, hai fatto breccia nel cuore di tutti". 

"Ogni diritto degli adulti è secondario a quello dei bambini, non possiamo rifugiarci neppure nelle leggi, è troppo comodo". Queste le parole scelte dal parroco di Gazzada Schianno, Don Luigi Silipigni, nella sua omelia per Daniele, il bimbo di 7 anni ucciso dal padre, durante i funerali celebrati nel campo di calcio dell'oratorio di Schianno (Varese). "I bambini parlano con il silenzio, con lo sguardo, e noi dobbiamo ascoltarli - ha proseguito il parroco - Gesù riconosceva le leggi, ma se c'era bisogno di ignorare una legge per aiutare qualcuno, lui si prendeva la responsabilità e agiva".

"Daniele era dolcezza, vivacità, era puro amore". Sono le parole dello zio di Daniele Paitoni, il bimbo di 7 anni ucciso dal padre nella sua casa di Morazzone (Varese), il primo gennaio, al termine della celebrazione del funerale del piccolo, celebrato questo pomeriggio nella parrocchia di Schianno (Varese). Le sue parole sono il ringraziamento della famiglia del piccolo, mamma Silvia, nonna Mariangela e nonno Davide, alla comunità. "In questi giorni bui sono stati tanti i messaggi affettuosi e calorosi, infinite le telefonate, le visite", ha proseguito davanti alla bara bianca. "Inoltre vogliamo ringraziare per il lavoro svolto le forze dell'ordine, in particolar modo i carabinieri di Azzate che, vicini e commossi hanno lavorato al caso con impegno e calore". Poi ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato alle operazioni di soccorso e che sono sempre rimasta vicini alla famiglia. "Un grazie va a te, piccolo grande Daniele, per averci accompagnati in questo strano e a volte crudele viaggio, che é la vita", ha concluso. Poco dopo applausi e palloncini liberati in aria. 
   

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