(ANSA) - MILANO, 01 MAG - La difesa dei diritti e della
sicurezza sul lavoro, insieme al 'no' al riarmo e alla spinta
verso una soluzione diplomatica del conflitto in Ucraina. Sono
questi i filoni principali che hanno accompagnato il corteo
milanese del primo maggio.
In testa al corteo, dopo gli stendardi e i vessilli della
Regione Lombardia e dei Comuni di Milano, Sesto San Giovanni e
Cormano, lo spezzone dei sindacati confederali Cigl, Cisl e Uil
uniti dallo striscione 'al lavoro per la pace' e accompagnati
dalle note di 'Bella Ciao' e dalle canzoni di Calcutta e dei
Negrita.
Tante le bandiere della pace e quelle delle varie sigle,
dalla Fillea Cgil di Milano alla Fiom Cgil - i cui delegati
hanno sfilato intonando 'Bandiera Rossa' - fino ai
rappresentanti della Filcams.
Dopo i sindacati presente lo spezzone del Pd metropolitano di
Milano - 'senza diritti non è lavoro: la precarietà non è vita',
lo striscione dei dem - seguiti da alcuni esponenti di Sinistra
italiana e di Rifondazione comunista. Più staccati ci sono i
rappresentanti di Lotta comunista, molto numerosi, che hanno
chiuso il corteo in piazza Duomo e in piazza della Scala insieme
alla sigle confederali.
Tra le tante bandiere rosse spuntano cartelloni contro
"l'invasione russa e tutte le guerre". Forte la critica
"all'imperialismo", come si legge su uno striscione: 'Kiev come
Belgrado, Kabul, Tripoli e Damasco: guerre dell'imperialismo
unitario'. (ANSA).
1 maggio: a Milano in migliaia per tutele e 'no' al riarmo
Pd con i sindacati, Lotta comunista staccata chiude in Duomo