(ANSA) - MILANO, 10 MAG - Nessun incontro con ospiti né
presentazioni di libri editi da gruppi di estrema destra in
Comune a Milano. Lo precisa la presidenza del Consiglio comunale
di Milano in merito all'incontro promosso dal consigliere
comunale della Lega, Samuele Piscina, il 13 maggio sulle foibe
su cui è circolata una locandina che ha scatenato polemiche.
La presidenza smentisce quanto diffuso circa l'evento che
vedrebbe la presentazione di un libro pubblicato da una casa
editrice di estrema destra e la presenza di ospiti appartenenti
a quell'area politica. La precisazione arriva dopo che nei
giorni scorsi era circolata una locandina diffusa dalla casa
editrice di estrema destra Ferrogallico che sponsorizzava
l'evento a Palazzo Marino, con in bella vista la copertina del
libro di Stefano Zecchi, che sarà ospite dell'evento, edito
dalla casa editrice. Questo aveva scatenato le polemiche di
Rifondazione Comunista Milano che aveva denunciato sulle sue
pagine social come il Comune fosse pronto ad ospitare la casa
editrice di estrema destra nelle sue sale.
"Quanto starebbe circolando non corrisponde all'evento
autorizzato dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio comunale,
che prevede invece tra gli ospiti - su richiesta di un gruppo
consiliare - solo storici, docenti ed esuli istriani - fa sapere
la presidenza -. Questa amministrazione non prende lezioni di
antifascismo da nessuno e non ammette da parte di consiglieri di
centrodestra ambiguità su quanto stabilito in Ufficio di
Presidenza, e quindi autorizzato, e su quanto poi fatto
circolare o diffuso tra i cittadini".
"L'evento che si terrà in sala Alessi è quello concordato con
l'Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale di Milano, con
gli ospiti approvati, senza alcun fascista né pseudo-tale, ma
con storici, scrittori ed esuli - conferma il consigliere
Samuele Piscina -. Nessun libro, inoltre sarà presentato,
purtroppo qualcuno si sta divertendo a diffondere informazioni
false". (ANSA).
Milano: Comune, nessun evento con ospiti o libri estrema destra
E' circolata una locandina che ha scatenato polemiche