(ANSA) - MILANO, 09 LUG - Il lockdown e la didattica a
distanza hanno lasciato un segno profondo nella psiche di
bambini e ragazzi milanesi e lecchesi che il servizio medico
Zero-17 dell'Ordine ospedaliero dei Fatebenefratelli sta
portando a galla.
"Le nuove condizioni di vita delle famiglie e la didattica a
distanza hanno avuto un impatto nei minori e lo vediamo
dall'emergere di disagi emotivi, difficoltà nella costruzione
dell'immagine di sé e, ovviamente, nella relazione con i pari -
spiegano Mirko Cristofori e Sabina Baratelli, rispettivamente
psicoterapeuta e coordinatore del servizio e neuropsichiatra
infantile del poliambulatorio del centro S.
Le famiglie, per contro, sono più proattive: "rispetto ad
altri periodi c'è una maggiore propensione a riconoscere i
segnali del disagio e a chiedere aiuto ai professionisti. Almeno
la metà dei pazienti di zero-17 viene segnalato dai genitori,
mentre in passato questa percentuale era molto inferiore. Del
resto, anche le famiglie hanno dovuto modificare radicalmente le
proprie abitudini di vita e gestire i figli durante il lockdown,
oltre a gestire la situazione complessiva e la novità dello
smart working, ha causato un sovraccarico di fatica che si
sconta". (ANSA).
Covid: i Fatebenefratelli, ansie e fobie nei ragazzi
Specialisti del servizio Zero-17 fanno il punto