Lombardia

Università: Insubria, la musica contemporanea per capire realtà

Corso in facoltà Storia su forme, industrie e storytelling

Università: Insubria, la musica contemporanea per capire realtà

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 07 SET - Vivere e comprendere il nostro tempo, attraverso la conoscenza della musica contemporanea: forme, industrie e storytelling. Il corso di laurea in Storia e storie del mondo contemporaneo dell'Università degli studi dell'Insubria, in collaborazione con la rivista Rumore, lancia la prima edizione di un percorso di formazione innovativo.
    L'obiettivo è fornire gli strumenti per comprendere la musica contemporanea: il sistema socio-culturale, le caratteristiche e i contenuti, i generi e i sottogeneri musicali, ma anche lo sviluppo delle professioni ad essa collegate. Un viaggio culturale che mira anche a cogliere l'importanza della musica nel fotografare e descrivere la realtà e il nostro tempo e a costruire l'opinione pubblica.
    "Le competenze acquisite partecipando al corso - spiegano gli organizzatori - possono essere sfruttate in diversi ambiti: dal giornalismo alla divulgazione, dall'utilizzo nell'insegnamento alle differenti realtà lavorative culturali, creative e intellettuali in ambito d'impresa, nelle istituzioni, nel mondo associativo e nelle libere professioni". Il corso è aperto a tutti, purché in possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado o laurea: inizierà il 10 novembre e si concluderà il 10 febbraio del prossimo anno, per un totale di 60 ore spalmate su 2 appuntamenti alla settimana, dalle 18 alle 21. Le iscrizioni sono aperte e si chiuderanno il 30 settembre. Per informazioni è possibile contattare il professor Antonio Orecchia, docente di Storia dell'Università dell'Insubria (a.orecchia@uninsubria.it).
    Al termine del percorso è previsto un colloquio finale e il rilascio dell'attestato ufficiale da parte dell'Università dell'Insubria. Le lezioni si svolgeranno in presenza e su piattaforma Teams ed è altresì prevista la disponibilità delle registrazioni off-line. (ANSA).
   

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