(ANSA) - MILANO, 08 OTT - Si sono avvalsi della facoltà di
non rispondere oggi nell'interrogatorio di garanzia davanti al
Gip di Milano Guido Salvini, ma hanno comunque rilasciato brevi
dichiarazioni spontanee il trapper Simba La Rue (nome d'arte di
Mohamed Lamine Saida) e il suo collaboratore Eliado Tuci, due
degli 11 destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare emessa
dal tribunale di Milano per la rissa avvenuta tra il 2 e il 3
luglio scorso in via di Tocqueville, durante la quale due
senegalesi sono stati gambizzati.
Durante gli interrogatori, iniziati alle 11 e andati avanti
diverse ore, i due hanno hanno ammesso di aver partecipato alle
violenze (del resto era impossibile negarlo di fronte alla mole
di immagini registrate dalle telecamere) ma hanno detto di non
aver dato il via alla rissa e di non aver rapinato i senegalesi.
Lunedì pomeriggio sarà il turno di Baby Gang (Zaccaria
Moyuhib), per cui oggi il gip del Tribunale di Monza ha
convalidato l'arresto disponendo la custodia in carcere per il
possesso di una pistola.
Intanto l'avvocato di Simba, Niccolò Vecchioni, ha presentato
la richiesta del suo cliente per ottenere i domiciliari a casa
della madre in provincia di Como. Un'istanza legata alle
condizioni di salute del trapper, accoltellato alla gamba lo
scorso 16 giugno in risposta al sequestro e pestaggio del rapper
rivale Baby Touché. Nelle immagini della rissa di inizio luglio
lo si vede picchiare utilizzando le stampelle con cui si aiuta a
camminare. (ANSA).
Trapper arrestati: Simba LaRue chiede i domiciliari
Nell'interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere