(ANSA) - MILANO, 05 GEN - I morti sul lavoro nel 2022 sono
stati complessivamente almeno 1.484 (1.
Le categorie maggiormente falcidiate sono l'agricoltura,
l'autotrasporto e l'edilizia che superano insieme la metà degli
infortuni mortali. Il dato sugli stranieri morti - 95 - è
equivalente a quasi il 6,6% del totale: fra loro "molti
lavoravano in maniera irregolare o in nero".
Maglia nera è la Lombardia (225 morti), seguita da Veneto
(135), Campania (125), Emilia-Romagna (112), Piemonte (110),
Lazio (110), Sicilia (102), Marche (71), Toscana (71), Calabria
(69), Trentino Alto Adige (65), Puglia (64), Sardegna (55),
Abruzzo (48), Umbria (34), Liguria (31), Friuli Venezia Giulia
(22), Basilicata (21) e, infine Valle d'Aosta (7) e Molise (7).
"E' una vera e propria emergenza nazionale che deve essere
affrontata dal Governo - sottolinea il segretario nazionale
della Cub, Walter Montagnoli - dovuta, tra l'altro, alla diffusa
precarietà, alla forte carenza di controlli, ai subappalti e ai
processi produttivi che hanno il profitto come unico parametro.
Questa strage quotidiana richiede l'introduzione del reato di
'omicidio sul lavoro' per provare ad arginare un fenomeno non
degno di un Paese civile". (ANSA).
Incidenti lavoro: Centro Studi Cub, quasi 1.500 morti nel 2022
Prime Lombardia, Veneto e Campania.Montagnoli,intervenga Governo