Lombardia

Al Piccolo di Milano la prima italiana di Fraternité

Ad ispirare Nguyen il libro di Cattaneo su morti Mediterraneo

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 20 GEN - E' pensando al dolore dei parenti di chi è morto in mare cercando di passare il Mediterraneo che Caroline Guiela Nguyen ha creato il suo Fraternité, spettacolo che debutterà in prima italiana dal 26 al 28 gennaio al Piccolo Teatro Strehler di Milano, dopo il successo al festival di Avignone del 2021.
    La partenza per ideare questo "racconto fantastico" è stato il libro 'Naufraghi senza volto. Dare un nome alle vittime del Mediterraneo' di Cristina Cattaneo, l'anatomopatologa che si è occupata di Yara Gambirasio e di dare il nome e spiegare la morte di una miriade di corpi. "Non si possono lasciare i genitori in attesa di figli annegati senza volto - ha spiegato presentando lo spettacolo con cui la direttrice designata del Théâtre National de Strasbourg inizia la sua collaborazione con il Piccolo -. Ho saputo che in Italia esiste un ufficio dei dispersi cofondato dalla Croce Rossa Internazionale e dal governo e anche in Francia ho scoperto che esiste un ufficio per il 'recupero dei legami famigliari' dove si possono rivolgere le persone che per via dell'esilio, della guerra hanno perso di vista persone a cui sono legate".
    Nguyen ha seguito il lavoro delle donne che mandano avanti l'ufficio, ha assistito ai colloqui e accompagnato nel percorso le persone che cercavano i propri cari. "All'inizio volevo fare un teatro moto realistico ma ho abbandonato l'idea perché la violenza della situazione non mi permetteva di scrivere" ha aggiunto. E quindi Fraternité è diventato un racconto di fantascienza: la partenza è un eclissi che fa scomparire metà della popolazione terrestre e poi il racconto è quello di chi rimane e viene assistito nei Centri di cura e consolazione, con una vita in attesa di chi manca. Sono tredici gli attori in scena, professionisti e non, che si esprimono in lingue diverse: dal tamil all'arabo, dal francese al vietnamita.
    Fraternité è il secondo capitolo di una trilogia sulla cura iniziata con il cortometraggio Les Engloutis (Gli inghiottiti) e terminato con L'Enfance, la Nuit, spettacolo realistico sulle adozioni internazionale per la Schaubühne di Berlino. (ANSA).
   

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