(ANSA) - MILANO, 28 MAR - Cronisti lombardi e laziali insieme
per denunciare "la grave situazione del diritto di cronaca e
della libertà di stampa in Italia" dopo l'introduzione delle
nuove norme sulla comunicazione giudiziaria della Riforma
Cartabia. Giornalisti noti come come Sigfrido Ranucci, Nello
Scavo, Fabrizio Gatti, Giuseppe Giulietti, sono intervenuti
insieme ai cronisti che quotidianamente cercano di raccontare il
Paese "e sono sempre meno in grado di farlo" alla presentazione
del Press Report 2023 nel corso del convegno 'Diritto di Cronaca
vs Presunzione d'Innocenza', organizzato a Milano
dall'Associazione Lombarda dei Giornalisti.
Il report, alla sua quarta edizione, richiama l'attenzione
delle istituzioni e dei cittadini sul "grave vulnus" che si sta
creando intorno alla libertà di stampa. Per Ranucci "la Riforma
Cartabia ha introdotto una sorta di 'oblio di Stato' in
contrapposizione alle norme europee che tutelano il diritto di
un cittadino ad essere informato". Fontana spiega che "non è in
discussione la presunzione di innocenza e anzi, ci sono stati
troppi abusi. Ma non è possibile che inchieste molto importanti
vengano liquidate dalle Procure con comunicati ufficiali di
poche righe". "In gioco non c'è la sopravvivenza di una
categoria - ha detto Nello Scavo -, ma la già cagionevole salute
della democrazia". (ANSA).
Press Report 2023, a rischio il diritto di cronaca
Nomi noti dei media denunciano storture della Riforma Cartabia
