"Vogliamo credere e sperare che oggi, dopo l'ennesima morte di una persona, qualcosa cambierà davvero: la Giunta deve predisporre e approvare urgentemente un piano d'emergenza per rendere tutte le strade di Milano più sicure entro il 1 luglio 2023": questo avevano scritto l'8 maggio scorso varie associazioni milanesi, da Legambiente a Sai che puoi?, dopo l'ennesimo ciclista morto in strada a Milano.
"Tristezza e rabbia, sono i nostri sentimenti oggi perché la Giunta Sala - scrivono le associazioni, che avevano protestato in piazza Scala lo scorso 17 aprile - non si muove con l'urgenza necessaria per impedire che ci siano nuove vittime e per costruire una vera "città delle persone", prima che dei mezzi e delle merci.
"Adesso tocca al Sindaco e alla Giunta dare seguito a questa importante presa di posizione del Consiglio Comunale attraverso l'adozione urgente di una delibera formale che contenga - si legge nella nota - provvedimenti immediatamente efficaci".
A maggio le associazioni chiesero: 'Urgente limitare i camion a Milano'
'Vogliamo credere e sperare che oggi qualcosa cambierà davvero'