(ANSA) - ROMA, 14 SET - Il rappresentante permanente italiano
presso l'Onu è stato convocato dall'ufficio legale del
segretario generale delle Nazioni Uniti per chiedere
chiarimenti, in tema di immunità, sul perché l'Italia stia
proseguendo nel procedimento a Roma a carico di due funzionari
Pam accusati di omicidio colposo per morte in Congo
dell'ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio
Iacovacci, uccisi il 22 febbraio 2021.
E' quanto ha riferito in aula, davanti al gup, l'avvocato
Bruno Andò difensore del dipendente Pam, Rocco Leone rinnovando
l'eccezione della sussistenza dell'immunità per il suo
assistito.
Dal canto suo il procuratore aggiunto Sergio Colaiocco ha
affermato che l'indagine venne avviata dopo un atto ufficiale
del Governo con cui è stato chiesto all'autorità giudiziaria di
procedere nei confronti dei due dipendenti Pam.
Il gup si è riservato di decidere sulla immunità aggiornando
il processo al 18 ottobre. La posizione dell'altro imputato,
Mansour Luguru Rwagaza, è già stata stralciata.
In base a quanto si apprende inoltre in apertura di udienza i
familiari di Iacovacci hanno ritirato la costituzione di parte
civile spiegando di avere ottenuto un risarcimento così come
avvenuto già per i parenti di Attanasio. (ANSA).
Attanasio: ad ottobre decisione gup su immunità funzionario Pam
Familiari Iacovacci accettano risarcimento ed escono da processo