(ANSA) - MILANO, 03 NOV - La Procura di Milano ha chiesto il giudizio immediato nei confronti di Alessandro Impagnatiello, il 30enne in carcere per aver ucciso, lo scorso 27 maggio, a Senago, nel Milanese, Giulia Tramontano, la sua fidanzata incinta al settimo mese. La richiesta sarà vagliata dal gip Angela Minerva.
Secondo l'indagine, coordinata dal pm Alessia Menegazzo e dall'aggiunto Letizia Mannella e condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo, Impagnatiello ha ucciso la sua compagna, in attesa di un bambino, con 37 coltellate e poi ha cercato di bruciare e di sbarazzarsi del corpo ritrovato quattro giorni dopo l'assassinio tra le sterpaglie vicino a dei box e non molto lontano dalla loro abitazione a Senago, nel Milanese. Nei mesi precedenti, è la ricostruzione, avrebbe però tentato di avvelenarla con il topicida. All'uomo, quindi, sono stati contestati l'omicidio aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà, dai futili motivi e dal rapporto di convivenza, e poi l'occultamento di cadavere e l'interruzione di gravidanza non consensuale. Infatti, in base agli accertamenti e agli esiti di una consulenza autoptica, è stata rilevata la presenza di un veleno per topi, il "bromadiolone" sia nel "sangue che nei capelli" di Giulia sia nei "tessuti e capelli fetali" del bimbo che aveva in grembo, addirittura con un "incremento" della somministrazione "nell'ultimo mese e mezzo". Inoltre e' emerso pure che la 29enne, morta dissanguata, era ancora viva dopo ogni coltellata.(ANSA).
Incinta uccisa, chiesto giudizio immediato per Impagnatiello
Giulia Tramontano fu uccisa il 27 maggio a Senago