(ANSA) - MILANO, 23 NOV - "Da ragazza mio padre mi picchiava
perché non voleva giocassi a football americano. Era uno sport
da maschi, secondo lui, e diventava molto violento.
"Le cose devono cambiare - evidenzia Dell'Orto all'ANSA -.
Anche per questa ragione ho collaborato con Fondazione Milan per
il programma 'Assist' con cui vai a dare supporto alle comunità,
alle carceri e alle donne che vivono situazioni difficili e
faccio parte della associazione Medea che si occupa del problema
della violenza sulle donne, raccogliendo fondi per case rifugio.
Il caso di Giulia Cecchettin è solo l'ultimo ed è inquietante
pensare che appena abbiamo saputo della sua scomparsa abbiamo
tutti pensato che l'avesse uccisa". (ANSA).
Dell'Orto: 'Picchiata da mio padre perché giocavo a football Usa'
La capitana dell'Italia: 'Per lui era uno sport da maschi'