(ANSA) - MILANO, 27 MAR - Anche i dipendenti di Palazzo
Lombardia che non si riconoscono nel genere dichiarato alla
nascita potranno chiedere di poter usare al lavoro un nome
differente, più vicino alla propria identità. La giunta
regionale ha infatti recepito il contratto collettivo degli enti
locali dopo che è stata avanzata una richiesta da un lavoratore.
Nei mesi scorsi aveva fatto molto discutere la proposta di
Fratelli d'Italia, presentata dal consigliere regionale Giacomo
Zamperini, contro le carriere alias nelle scuole, ossia la
possibilità per le persone transessuali di usare in classe il
nome che corrisponde alla propria identità di genere, differente
da quello anagrafico.
La mozione che chiedeva alla giunta di farsi portavoce con le
scuole lombarde che aderiscono alla carriera alias per
"annullarne e disapplicarne il regolamento" è stata però
bocciata dal Consiglio regionale.
"Bene che Regione Lombardia abbia aperto le porte di Palazzo
Lombardia alle carriere alias, isolando di fatto le posizioni
estreme già emerse all'interno della maggioranza" commenta la
consigliera regionale del M5s Lombardia Paola Pizzighini.
"È la conferma che, quando ci siamo battuti strenuamente in
Consiglio regionale contro le mozioni presentate da Fratelli
d'Italia per abolire le carriere alias, stavamo lottando dalla
parte giusta. Del resto - aggiunge - l'intero Consiglio
regionale aveva respinto per ben due volte i tentativi di
cancellazione messi in atto da FdI".
"Ora la giunta, recependo le direttive del contratto
collettivo degli enti locali, apre alle carriere alias a Palazzo
Lombardia. Adesso - conclude - ci aspettiamo che anche il
Consiglio regionale recepisca quanto disposto dalla Giunta,
estendendo gli effetti della delibera anche sui propri
dipendenti. Certamente, non mancheremo di chiederlo". (ANSA).
Le carriere alias possibili anche a Palazzo Lombardia
Regione recepisce contratto enti locali. M5s, 'ora anche l'Aula'