"E' una vicenda dolorosa e una brutta pagina per le istituzioni ma vanno assicurati il controllo della legalità e il rispetto della legge". Così il procuratore di Milano Marcello Viola si è espresso durante una conferenza stampa convocata per illustrare l'operazione che ha portato all'arresto di 13 agenti di Polizia penitenziaria e alla sospensione di altri 8 per le torture e le violenze inflitti ai detenuti del carcere minorile Beccaria di Milano.
"Ciò che ci ha colpito sin dal primo momento è il metodo di queste persone deviate dal sistema, che picchiavano i ragazzi con un metodo tale da non lasciare il segno e i ragazzi si davano pizzicotti per lasciare sulle botte ricevute i lividi", ha aggiunto il procuratore aggiunto di Milano Letizia Mannella che ha parlato di "mele marce" nella polizia penitenziaria.
Il procuratore Marcello Viola ha parlato di una dozzina di vittime.
L'interesse "comune a tutti", ha spiegato Viola, è che ci "potessero essere accertamenti e l'amministrazione ci ha coadiuvato". E ha aggiunto: "Non piace ciò che viene contestato ed è interesse dello Stato far luce su questi fatti, che creano desolazione e sconforto, anche in un ambiente penitenziario in cui già si verificano fatti tragici, come i suicidi e il problema del sovraffollamento". Il carcere, ha proseguito il procuratore, è " un luogo di sofferenza e va fatto di tutto perché non venga aggravata". Bisogna ricordare, ha detto ancora, "che la Polizia penitenziaria opera in queste condizioni di difficoltà e spesso è riuscita ad evitare dei suicidi". E ha concluso: "Bisogna puntare molto sulla formazione, perché il massimo della professionalità possibile è l'unica cosa che può tutelare".
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