Lombardia

'Italiano secondo me', a Milano corsi di lingua per stranieri

Laboratori e spazi educativi per chi arriva in città

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 25 MAG - Per favorire l'integrazione delle persone straniere, il Comune di Milano mette in campo 'Italiano secondo me', un progetto che prevede l'attivazione di laboratori, spazi educativi e campus per facilitare l'apprendimento della lingua italiana da parte di chi arriva in città dall'estero.
    L'iniziativa ha ricevuto un finanziamento triennale di oltre un milione di euro del Fami (Fondo asilo migrazione e integrazione), posizionandosi primo nella graduatoria stilata dal ministero dell'Interno e ottenendo l'assegnazione di circa il 20% del budget a disposizione a livello nazionale.
    Il finanziamento ricevuto coprirà l'attivazione di 59 percorsi civico-linguistici con una durata dalle 80 alle 100 ore dedicati a diversi target, 18 spazi educativi per i bambini di età compresa tra zero e sei anni a supporto della frequenza delle donne, 80 laboratori sperimentali dedicati a temi e fasce d'età specifiche e 11 campus estivi linguistico-esperienziali dedicati ai minori stranieri non accompagnati e molte altre attività.
    Secondo i dati Istat, sono oltre 5 milioni gli stranieri presenti in Italia, di cui il 12,4% sono residenti nella Città Metropolitana di Milano. In città, invece, gli stranieri residenti sono oltre il 20% della popolazione.
    "L'integrazione delle persone di origine straniera che arrivano in città affonda le sue radici nell'apprendimento della nostra lingua - dichiara l'assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano Lamberto Bertolé -. Per questo, da anni, lavoriamo sul territorio per tenere viva una rete di scuole di italiano verso cui orientare chi vuole imparare. Il nostro impegno è stato premiato con l'assegnazione di una fetta importante del budget nazionale disponibile per questo tipo di interventi e questo non può che confermare la nostra convinzione che la direzione intrapresa per garantire la reale inclusione di chi sceglie di vivere qui sia quella giusta". (ANSA).
   

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