Lombardia

Imola charity bike, gara solidale per ricerca su fibrosi cistica

All'autodromo campioni e appassionati delle due ruote

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 26 MAG - Gara solidale a squadre oggi all'Autodromo di Imola a sostegno della ricerca sulla fibrosi cistica, Imola Charity Bike In loop per FFC Ricerca. Per sei ore, all'interno del circuito si sfidano a colpi di pedale, campioni e appassionati delle due ruote in una giornata di sensibilizzazione sulla malattia genetica grave più diffusa in Europa, sulla ricerca, verso l'obiettivo di una Cura per Tutti.
    Al taglio del nastro insieme al presidente della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, Matteo Marzotto, anche il sindaco di Imola Marco Panieri e l'assessora Elena Penazzi.
    A gareggiare sulle due ruote accanto a Matteo Marzotto, Fabrizio Macchi, atleta e campione paralimpico, Max Lelli, ciclista professionista, Alan Marangoni, ex ciclista professionista e conduttore del canale GCN insieme a Giorgio Brambilla, ex ciclista professionista, conduttore allenatore e consulente biomeccanico e con loro Veronica Santandrea conosciuta sui social come Cara Biga, influencer e cicloturista.
    Partecipano alla pedalata anche Tommaso Ferrari, assessore del Comune di Verona, e la squadra composta dai compagni di Marco Pantani nella storica Mercatone Uno: Marcello Siboni, Cristian Moreni, Roberto Conti e Fabiano Fontanelli. Con loro pedala anche Edoardo Hensemberger, ragazzo con la fibrosi cistica che da oltre un anno sta assumendo Kaftrio, un farmaco che gli ha migliorato la quotidianità e prospettiva di vita, pur permanendo alcune complicanze, che intende farsi portavoce dell'importanza di sostenere la ricerca per trovare cure sempre più efficaci anche per tutti quelli ancora orfani di terapia. Alla gara sportiva è affiancata anche un'attività formativa che coinvolge le scuole primarie e secondarie di Imola e circondario "Eventi cicloamatoriali come questo, che seminano la passione per lo sport anche tra i più piccoli, per una sana attività fisica da condividere in famiglia, con gli amici, in sicurezza, non possono che vedermi in sella - dice Matteo Marzotto - Essere poi in una location che rappresenta la storia dello sport, ci carica ancora di più per sostenere la ricerca e trovare la cura per tutte quelle persone con fibrosi cistica ancora orfane di terapia". (ANSA).
   

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