Lombardia

A Pavia presentata la terza edizione di "Horti Aperti"

Il Festival del Verde si terrà il 21 e 22 settembre

Redazione Ansa

(ANSA) - PAVIA, 07 GIU - Cultura e coltura del giardino.
    Sostenibilità ambientale e sociale. Biodiversità e territorio, ma anche tanto divertimento per le famiglie. Non cambia la formula di "Horti Aperti", il Festival del Verde di Pavia: la terza edizione si terrà il 21 e 22 settembre nel parco d'arte Horti dell'Almo Collegio Borromeo, nel cuore di Pavia. In programma due giorni di seminari e mostre mercato dei migliori vivaisti italiani e agricoltori di antiche varietà locali, per chiudere in bellezza l'estate.
    La presentazione dell'evento si è svolta oggi allo spazio Paola Lenti di Milano. Il neurobiologo vegetale Stefano Mancuso, relatore di Horti Aperti fin dalla nascita della manifestazione, aprirà anche l'edizione 2024 della mostra pavese. Ideata dal giornalista Carlo Gariboldi, direttore artistico della mostra, "Horti Aperti" è una manifestazione promossa dall'associazione culturale Ticinum Festival con la partecipazione del Collegio Borromeo e dell'Università di Pavia, in collaborazione con diversi soggetti del territorio: enti del terzo settore, volontariato, enti pubblici, fondazioni, imprese.
    "Partendo del verde e dal suo potere di coinvolgere il pubblico attraverso la bellezza di fiori e giardini, Horti Aperti parla di natura e ambiente - ha spiegato Gariboldi -.
    Avremo 35 vivaisti con la V maiuscola pronti a mettere in mostra la biodiversità. I nostri espositori sono i custodi della cultura botanica italiana, produttori che coltivano in proprio ogni pianta esposta e ne conoscono tutti gli aspetti di coltivazione; non si tratta di semplici rivenditori».
    Gariboldi è affiancato nell'ideazione e nel coordinamento dell'iniziativa da Valentina De Tomasi. "Parleremo di biodiversità anche dall'orto alla tavola - ha aggiunto Gariboldi -, con una selezione di produzioni locali esposte direttamente dai coltivatori di antiche varietà locali, dal peperone di Voghera alla cipolla rossa di Breme (entrambi presidi Slow Food), dallo zafferano coltivato sulle colline dell'Oltrepo, alla zucca Bertagnina di Dorno e alla mela di Soriasco, scoperta dal noto 'cacciatore' di frutti antichi e vivaista Enzo Maioli di Reggio Emilia". (ANSA).
   

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