(ANSA) - MILANO, 25 GIU - È stata la denuncia di un sacerdote
milanese tartassato da telefonate da parte di operatori di call
center dai toni minaccosi a far partire le indagini della
Polizia Postale di Milano su una rete internazionale di
criminali, la maggioranza albanese, dediti alle truffe
telefoniche per contratti di luce e gas. Le chiamate, arrivate a
centinaia di persone, vertevano su presunte bollette non pagate
relative a contratti mai stipulati da chi veniva contattato.
Il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica ha così
ricostruito l'imponente sistema criminale costituito da due
società fornitrici di energia e gas con sede a Padova, e da
numerosi call center con sede in Italia e in Albania,
specializzato in attivazioni fraudolente di contratti,
estorsioni ed autoriclaggio.
I raggiri partivano da insistenti telefonate, fatte all'alba
o a sera tarda, finalizzate alla raccolta dati delle persone,
che erano convinte di parlare con l'Arera (Autorità
regolamentazione rete energia e ambiente), o con le compagnie
con cui avevano contratti in essere. Alle medesime persone
veniva poi fornita una scusa per cambiare temporaneamente
operatore, come fughe di gas o interruzioni di servizi per
lavori pubblici. Quando il gruppo non riusciva a persuaderli,
stipulava comunque contratti a loro nome oppure usava
l'intelligenza artificiale per registrare e modificare le loro
voci e poi usarle per siglare con "si" virtuali i contratti
vocali.
Nei mesi successivi poi partivano le chiamate moratorie per
ottenere i pagamenti. "Intanto ti depotenziamo la corrente e se
non paghi te la stacchiamo", le minacce ricevute da una donna di
87 anni, finita nel mirino dei truffatori. (ANSA).
Truffe ed estorsioni per energia e gas anche con AI
In centinaia minacciati per bollette di contratti mai firmati