(ANSA) - MILANO, 26 GIU - Non è certo che gli 'skater' di
Bolzano, condannati a 2 anni e 2 mesi di carcere per aver
aggredito, disarmandolo, un agente della Polizia locale in
borghese, il 15 gennaio 2022 a Milano, sapessero chi fosse
l'uomo che avevano preso di mira. Non solo perchè il vigile non
ha mostrato di "saper fronteggiare in maniera professionale
situazioni di pericolo e conoscere la pericolosità dell'arma"
che impugnava ma anche per l'assenza della prova che "si sia
previamente qualificato". Così il gup Roberto Crepaldi nelle
motivazioni della sentenza con cui ha riconosciuto le accuse di
rapina e porto d'armi, provate anche da video, ma ha assolto per
i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate.
Quella sera, secondo la ricostruzione, il ghisa con una
collega si era recato in una via sui Navigli per fare rilievi
fotografici con il cellulare di servizio. E per essersi
rifiutato di consegnare il telefono a un gruppo di giovani, tra
cui i due imputati - all'epoca di 18 e 22 anni - che chiedevano
il motivo di quelle foto, è stato circondato ed aggredito e gli
è stata tolta di mano la pistola. Pistola che prima aveva
impugnato per intimidirli e poi per sparare un colpo in aria.
Per il giudice non è credibile la versione difensiva dei
giovani, secondo la quale volevano evitare che "quello che a
loro dire era sembrato un 'pazzo armato' potesse ferire
qualcuno". Anzi, il loro atteggiamento "fa ritenere evidente
come l'intento" fosse "umiliare". Ma dall'altro è anche
difficile da provare che i giovani avessero capito che si
trattava di un agente di polizia locale che, come tale, oltre a
non essersi qualificato, avrebbe dovuto "fronteggiare" in un
modo diverso la situazione. (ANSA).
Disarmarono vigile, per gup 'non seppe gestire la situazione'
Motivi gup: "i 2 condannati volevano umiliarlo e non difendersi"