(ANSA) - MILANO, 03 LUG - "Ieri mattina ho vissuto un'esperienza terribile"; inizia così la testimonianza di Alessandro Vaccari, il volontario del Muro della Gentilezza aggredito ieri a Milano.
"Mentre ero al Muro della Gentilezza con altri volontari, - racconta su Instagram - siamo stati aggrediti da una gang omofoba di ragazzi tedeschi con auto di lusso.
"Questa esperienza - prosegue il giovane - mi ha fatto riflettere sull'importanza di lottare contro l'omofobia e l'arroganza dei potenti. Dobbiamo continuare a resistere e costruire una società più giusta e inclusiva".
Il Tempio del Futuro Perduto su Instagram chiede di "entrare in contatto con le associazioni, i club e le realtà politiche di Monaco di Baviera dove ha sede la società responsabile dell'aggressione" e ricostruisce quanto avvenuto: "Alle 10.00 circa di mattina la gang bloccava il traffico di via Luigi Nono per fare video alle automobili di lusso davanti al Muro della Gentilezza senza nessun tipo di autorizzazione e creando disagi ai milanesi; trattando i cittadini con assoluta mancanza di rispetto".
"I volontari hanno chiesto gentilmente di spostarsi permettendo ai milanesi di arrivare a lavoro; la gang ha risposto 'noi in Italia facciamo quello che vogliamo'. A questo punto è cominciata l'aggressione fisica vera e propria condita da insulti omofobi e politici che vede come vittime diversi volontari".
"I Carabinieri sono riusciti ad identificarli tutti ma rimarranno ancora per le strade della nostra città a fare video per due giorni - hanno scritto ieri - quindi attenzione".
(ANSA).
PRECISAZIONE - ROMA, 8 AGO - In relazione alla notizia più in alto pubblicata, riportiamo la seguente precisazione richiesta dall'avvocato Aldo Crapanzano nell'interesse di Sven Salomon (non citato nella notizia): "In data 1.7.2024, è stata organizzata a Milano la manifestazione “Lion’s Run – Summer Run 2024” presso l’Hotel Viu Milan, e il giorno precedente (in data 30.06.2024) sono state fatte arrivare presso l’Hotel le autovetture per l’evento pocanzi richiamato;- Contrariamente a quanto sostenuto dalla vostra testata giornalistica, presso il luogo di scarico dei mezzi non era programmato alcun servizio fotografico poiché la manifestazione si è tenuta esclusivamente presso l’Hotel;- Le auto in questione hanno un valore commerciale notevole e pertanto il mio assistito, insieme ai suoi si sono recati nei pressi della bisarca al fine di controllare che il trasporto fosse andato a buon fine e che le auto non avessero danni;- Durante tale attività di controllo sono stati aggrediti da un gruppo di soggetti a loro sconosciuti, i quali hanno iniziato con violenza ad aggredirli fisicamente e verbalmente senza alcun motivo. Specificatamente sono stati etichettati come omofobi e nazisti, davanti a tantissime persone e ricevendo addirittura degli spunti;- In uno dei video allegati alla presente, si può notare un ragazzo avvicinarsi in modo aggressivo a un operatore, offendendo e sputando lo stesso collaboratore del mio assistio. - Se ciò non fosse sufficiente, sono stati accusati di aver aggredito un soggetto a loro sconosciuto. Sul punto vorrei evidenziare che né il mio assistito né i suoi collaboratori hanno partecipato a una rissa e, infatti, a conferma di quanto esposto è sufficiente visionare i video dell’aggressione subita;- Tali azioni hanno provocato al mio assistito un danno d’immagine e di reputazione considerevole, anche e soprattutto perché il suo team è internazionale, composto da soggetti provenienti dall’Ucraina, Tunisia, Lettonia, Iraq, Tailandia. Svolgono attività in tutto il mondo ed essere stati etichettati come omofobi e nazisti, oltre a creare a loro stessi un grave danno morale fa sì che le persone possano credere che tali affermazioni siano veritiere, provocando un danno d’immagine ed economico considerevole. Se ciò non fosse sufficiente, specifico che il Sig. Salomon e un altro suo collaboratore sono di religione ebraica ed essere apostrofati come nazisti è profondamente offensivo;- Uno degli aggressori,che oggi si pone addirittura come vittima, non solo ha diffuso a mezzo stampa notizie false ma è anche fuggito nel momento in cui è intervenuta anche la Polizia di Stato;- Il sig. Salomon Sven, la sua società “Lion’s Run” e i suoi collaboratori , ripudiano e condannano ogni tipo di razzismo e discriminazione".