(ANSA) - MILANO, 09 LUG - Il cappello di paglia di Firenze,
composto da Nino Rota su libretto della madre Erminia e
pubblicato nel 1955, andato in scena alla Scala con le regie di
due leggende come Giorgio Strehler e Pier Luigi Pizzi, torna nel
teatro milanese dal 4 settembre con un progetto ambizioso ed
essenzialmente giovane.
E non è giovane solo perché in questa produzione della
stagione lirica, la Scala ha scelto di affidare i ruoli ai
cantanti dell'Accademia ma perché servono artisti atletici per
affrontare questa rappresentazione della commedia degli errori,
ideata da una squadra di regia altrettanto giovane.
In questo allestimento non è il cavallo di Fadinard, che deve
sposare Elena, a mangiare il cappello di Anaide mentre lei si
trova con l'amante Emilio, ma è un'aspirapolvere a distruggerlo.
E tutta la vicenda, il tentativo di trovare un cappello uguale
ad Anaide perché il marito Beaupertuis non si accorga del suo
tradimento, il rivolgersi alla baronessa, la serie di equivoci e
il lieto fine è un sogno che Fadinard fa dopo essere stato
picchiato. E poi si risveglia nella condizione iniziale
"potrebbe essere un risveglio amaro ma c'è una sorpresa -
promette Acampa - E' una storia di amore e riscatto". (ANSA).
Dopo le vacanze, alla Scala un 'giovane' Cappello di paglia
Team under 40 e cantanti dell'Accademia per l'opera di Nino Rota