Lombardia

Fuga di gas a Pavia, ripresa la circolazione dei treni

Guasto riparato, lo stop dalle 11.40 di stamane Ritardi fino a cento minuti e cancellazioni. Evacuate anche 20 famiglie

Redazione Ansa

È ripresa gradualmente dalle 17:55 la circolazione dei treni sulla linea Milano Pavia, bloccata alle 11:40 su ordine del prefetto per una perdita di gas in strada. Il guasto è stato riparato e quindi i treni ora possono passare in sicurezza. Segnalati ritardi fino a cento minuti e cancellazioni. Evacuate anche 20 famiglie

< In una domenica da bollino rosso, primo week end di esodo estivo, dalle 11:45 e per sei ore è stata interrotta la linea ferroviaria fra Milano e Genova per una fuga di gas in una strada di Pavia vicina ai binari. Questo ha causato ritardi e cancellazioni, con i vacanzieri in partenza e in arrivo ad affollare le stazioni e Trenitalia impegnata a riprogrammare i servizi per permettere ai treni (e soprattutto ai passeggeri) di arrivare a destinazione nonostante il blocco. Alcuni Intercity sono stati per questo fatti passare da Piacenza, evitando Pavia, e ai viaggiatori dei regionali è stato permesso di usare in alternativa i treni per Torino, con tempi di percorrenza inevitabilmente più lunghi ma la certezza di arrivare. Una situazione per cui Trenitalia ha anche invitato chi poteva a "riprogrammare il viaggio" visto il tempo necessario per la ripresa della circolazione, bloccata per precauzione su decisione del prefetto Francesca De Carlini. L'allarme è scattato intorno alle 11:40. Durante dei lavori, probabilmente per la fibra ottica anche se la certezza delle cause si avrà nei prossimi giorni, è stato lesionato un tubo del gas a bassa pressione. Il gas si è infiltrato in altri servizi di rete creando sacche nei tombini del quartiere. Per questo venti famiglie sono state fatte allontanare da tre palazzine di alloggi popolari. Le strade sono state chiuse in un raggio di trecento metri, e questo ha coinvolto quindi anche porzioni della tangenziale Ovest e della tangenziale Nord, come ha spiegato il sindaco di Pavia Michele Lissia, presto arrivato sul luogo. Sul posto sono arrivati subito i vigili del fuoco e il personale di Asm e Ld reti. Sono occorsi tempo e diversi carotaggi per individuare esattamente dove fosse la perdita. E, una volta trovata, sono iniziate le operazioni complesse per la messa in sicurezza e la riparazione del danno. Il tutto appunto in una giornata da bollino rosso con traffico sulle autostrade, code ai caselli in entrata nelle grandi città come Roma e Milano, rallentamenti (fra l'altro sette chilometri di coda sul nodo di Genova per un maxitamponamento in mattinata sulla A26) e tanti vacanzieri anche in aereo. Solo nel week-end sono stati oltre mezzo milione, esattamente 550 mila, i viaggiatori passati dagli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa (rispettivamente 130mila e 420mila). Ma tanti hanno scelto il treno per arrivare (o rientrare) dal mare della Liguria e hanno dovuto affrontare una giornata di disagi. "Volevo evitare il traffico che c'è sempre sull'autostrada per Genova e i lavori stradali: una pessima idea" ha detto Liliana in attesa di partire dalla stazione Centrale di Milano per Camogli dove ha un appartamento. Lei è una dei fortunati che possono riprogrammare il viaggio senza particolari problemi. Meno fortunati altri vacanzieri. "Abbiamo prenotato l'albergo a Arma di Taggia ma non so se oggi riusciremo ad arrivare e non so se ci rimborseranno la camera" hanno detto, arrabbiati, Ida e il marito Renzo, anche loro in Centrale a Milano. A Pavia e Voghera c'è chi è rimasto lunghe ore ad aspettare sui binari nonostante questo sia stato il fine settimana più caldo dell'estate. "I lavori sono conclusi" ha annunciato sui social il sindaco. "E' stata una giornata difficile e voglio ringraziare i vigili del fuoco che hanno fatto un gran lavoro con quaranta gradi e tutti gli altri che sono intervenuti" come protezione civile e polizia locale e Ld reti "intervenuta in maniera tempestiva". "Mi dispiace per chi ha avuto dei disagi ma l'importante - ha concluso - è che si sia svolto tutto in sicurezza e si sia evitato che qualcuno si facesse male vista l'alta probabilità di un'esplosione".

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