Lombardia

Comitati a pm Milano, 'indagate su altri 15 cantieri in città'

Cittadini ricevuti da procuratrice che indaga sull'urbanistica

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 29 LUG - "Dove c'era una ricicleria ora c'è un gigante di cemento, dove c'era una fabbrica ci sono tre torri, ma se costruiscono palazzi con 150 famiglie dentro devono prevedere servizi per la cittadinanza e non l'hanno fatto, perché tutto è costruito senza piani attuativi". Così due rappresentanti della Rete dei Comitati della Città Metropolitana di Milano hanno spiegato ai cronisti in Procura la loro iniziativa, ossia il deposito stamani di atti relativi ad una quindicina di progetti immobiliari, a loro dire, irregolari, perché autorizzati dal Comune tramite Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) o Pdcc (Permesso di costruire in Convenzione).
    Le due rappresentanti, Susanna Sinigaglia e Maria Castiglioni, sono state ricevute dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, a capo del pool di pm che da mesi ormai sta indagando sulla gestione urbanistica a Milano e che ha aperto numeroso inchieste, arrivando anche al sequestro di alcuni cantieri per reati che vanno dall'abuso edilizio alla lottizzazione abusiva fino al falso.
    La Rete dei Comitati, dopo "un regolare accesso agli atti presso il Settore Urbanistica", ha depositato quella documentazione ai pm relativa ad operazioni immobiliari in varie zone della città, in particolare nelle "vie Desenzano, San Cristoforo, Watt, Calvino, Fioravanti, Bramante, Durando, Cenisio, delle Forze Armate, Scarampo, in Piazza Tirana e Piazzale Archinto". I comitati sono partiti da segnalazioni e fotografie di cartelli dei cantieri, "tutti autorizzati con procedure semplificate, senza i piani attuativi necessari per i servizi alla popolazione, lo stesso tema su cui già sta indagando la Procura". I quindici progetti segnalati dalla Rete non sono gli stessi su cui i pm hanno già aperto fascicoli.
    "Con questa iniziativa - concludono gli esponenti della Rete dei Comitati - ci auguriamo che la Procura verifichi legittimità e regolarità dei permessi ed eventualmente apra i relativi procedimenti, che si aggiungeranno a quelli già in atto".
    (ANSA).
   

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