Lombardia

Un lottatore di Mma stacca un dito a morsi ad un passeggero in treno

Ha aggredito a caso in una stazione. Arrestato

Stazione di Pioltello Limito

Redazione Ansa

A bordo di un treno regionale Milano-Brescia ha prima litigato con una ragazza, che era salita con lui, poi è "come impazzito", stando al racconto di alcuni testimoni, si è tolto la maglietta, ha iniziato a prendere a pugni i finestrini, ha tentato di aggredire gli altri passeggeri e anche il capotreno. Ad avere la peggio è stato un giovane, che ha tentato di fermarlo e si è visto staccare a morsi un dito.

Protagonista dei lunghi minuti di 'ordinaria follia', per citare il noto film degli anni '90 con Michael Douglas, è stato un 29enne, operaio residente a Gardone Val Trompia, nel Bresciano, che a livello amatoriale pratica le Mma, ossia lo sport da combattimento, molto in voga negli ultimi anni, con arti marziali miste.

Tutto è avvenuto nel pomeriggio di ieri, verso le 18, sul treno regionale tra le stazioni di Lambrate e Pioltello. Stando a quanto ricostruito nelle indagini dei carabinieri, coordinate dalla pm di turno di Milano Ilaria Perinu, per prima cosa il giovane ha iniziato a gridare contro una ragazza che era salita assieme a lui a Lambrate, poi ha cominciato a muoversi da un vagone all'altro, a torso nudo, prendendo a pugni i finestrini, spaventando e insultando gli altri passeggeri.

Quando è intervenuto il capotreno, il giovane ha provato ad aggredirlo, ma lui si è chiuso dentro un bagno. Ad un certo punto, un 27enne si è lanciato verso di lui per fermarlo, ma il 29enne gli ha afferrato prima un braccio e poi una mano e l'ha morsa con violenza. "Amputazione parziale del terzo dito della mano destra", si legge nel referto.

I carabinieri sono riusciti ad arrestarlo sul treno alla stazione successiva di Pioltello. Il 27enne ferito è stato portato subito in ospedale e ha una prognosi, al momento, di 60 giorni. Al San Raffaele è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per riattaccare la parte del dito.

La pm, intanto, ha chiesto al gip la convalida dell'arresto e la custodia cautelare in carcere per l'aggressore con le accuse di lesioni gravissime e resistenza a pubblico ufficiale. Per la Procura, infatti, deve restare in carcere anche perché ha precedenti proprio per lesioni, anche se non per episodi così gravi.

Pure nelle fasi dell'arresto, tra l'altro, il giovane ha continuato a dare in escandescenze, tanto che per i militari non è stato facile bloccarlo. Da qui anche l'accusa di resistenza. 
   

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