Lombardia

Oggi i funerali di Sharon Verzeni, lutto in due paesi

L'addio alle 10 nella chiesa di Bottanuco, suo paese d'origine

Redazione Ansa

Mentre gli inquirenti stanno ancora cercando il bandolo della matassa per ricostruire il delitto e risalire all'autore dell'omicidio di Sharon Verzeni, oggi è il giorno del dolore per due comunità: Bottanuco, paese d'origine della trentatreenne uccisa nella notte tra lunedì e martedì, e Terno d'Isola, dove la donna viveva con il compagno Sergio Ruocco e dov'è stata ammazzata. 

Entrambi i Comuni hanno infatti proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali, che saranno celebrati a Bottanuco, dove oggi pomeriggio il feretro di Sharon è stato riportato - dopo il nulla osta della Procura di Bergamo al termine, ieri, dell'autopsia all'ospedale Papa Giovanni XXIII - nella casa dei genitori, mamma Terry e papà Bruno. Lì si è spostato a vivere in questi giorni anche il compagno della donna: la loro casa di Terno d'Isola è infatti sotto sequestro. L'uomo era stato sentito nelle ore immediatamente successive al delitto, così come tutti gli altri familiari, e poi è tornato appunto a casa dei genitori di Sharon, che la notte dell'omicidio si trovavano al mare, da dove hanno poi fatto rapidamente ritorno martedì mattina.

"Un angelo è volato in cielo. La tua gioia e il tuo dolce sorriso saranno sempre nel nostro cuore. Sicuri che ci rivedremo" è la frase riportata sul manifesto funebre della donna: dalla casa a Bottanuco domattina partirà il corteo funebre, diretto verso la parrocchiale del paese dove, alle 10, saranno celebrati i funerali. Al termine della messa il corteo a piedi accompagnerà il feretro di Sharon Verzeni al cimitero, dove sarà tumulato. Nell'ordinanza del Comune di Bottanuco si legge che Sharon era "da pochi anni residente a Terno d'Isola, ma 'figlia' di questa comunità".

Prosegue il dispositivo: "Ritenuto di interpretare il sentimento dell'intera comunità, profondamente turbata dalla drammatica notizia, che ha manifestato unanime desiderio di partecipazione al dolore dei familiari, il sindaco ordina la proclamazione del lutto cittadino per il giorno 3 agosto 2024 in occasione della cerimonia funebre di Sharon Verzeni". Nelle sedi del Comune sarà apposta la bandiera a mezz'asta, mentre dalle 10 alle 11 saranno chiusi bar e negozi. Sono inoltre "vietate le attività ludiche e ricreative incompatibili con il carattere luttuoso della giornata e con il decoro urbano". Piazza San Vittore, davanti alla parrocchiale, sarà inoltre chiusa al traffico durante l'ultimo saluto. Analogo provvedimento è stato adottato anche dal Comune di Terno d'Isola: "Ritenuto di interpretare il sentimento dell'intera comunità, profondamente colpita da questa drammatica notizia, e che ha manifestato unanime desiderio di partecipazione al dolore dei familiari", si legge nella disposizione, che prevede per domani l'esposizione a mezz'asta delle bandiere in tutti gli edifici comunali, con la richiesta ai titolari di attività commerciali e ai pubblici esercenti di evitare ogni comportamento e attività ludica in contrasto con lo spirito del lutto cittadino.

Sul fronte delle indagini, invece, non ci sono novità: resta un grande alone di mistero attorno all'omicidio, avvenuto in via Castegnate, in una zona non coperta dalle telecamere, probabilmente da qualcuno che sapeva che la donna a quell'ora era solita passare di lì dopo che il dietologo le aveva consigliato di passeggiare.

L'assassino l'ha colpita di spalle con quattro profonde coltellate, inferte con violenza: tre sono risultate letali. Non certo l'evoluzione di un litigio casuale scoppiato per strada (anche perché nessuno in zona ha sentito qualcuno discutere prima delle grida di aiuto di Sharon, ormai ferita gravemente con il coltello) e difficilmente anche una aggressione casuale e del tutto senza motivo. Tuttavia, nella vita della donna non sarebbero emerse ombre. Due ombre, invece, si vedono nel filmato di una telecamera non distante dal luogo dell'agguato: chi fossero e se c'entrassero però con l'omicidio, non è stato ancora stabilito.

 

 

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