Lombardia

Morì in fabbrica ma pm archivia, imprudenza del lavoratore

Nel Bresciano. Sindacati avevano attaccato azienda

Folgorato in un cantiere edile, muore operaio nel Casertano

Redazione Ansa

(ANSA) - BRESCIA, 06 AGO - Per la Procura di Brescia la morte dell'operaio di 46 anni Matteo Cornacchia, travolto lo scorso 24 aprile da una lastra di metallo che si è staccata da un carroponte mentre lavorare alla Siderurgica Dall'Era di Lograto (Brescia), non è avvenuta per responsabilità del datore di lavoro. Il pm Antonio Bassolino ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta per omicidio colposo a carico del datore di lavoro della vittima. Lo riporta oggi il Giornale di Brescia.
    Per gli inquirenti la colpa dell'infortunio mortale è dello stesso lavoratore: "Rilevanti sono stati gli indizi a sostegno di un comportamento imprudente, se non autolesivo, del lavoratore affetto, peraltro, da un'importante deflessione del tono dell'umore, correlata con altre manifestazioni psichiatriche volontariamente non sottoposte ad un adeguato percorso terapeutico" scrive il pm nell'atto.Subito dopo l'infortunio mortale i sindacati presero posizione sostenendo fosse "un omicidio sul lavoro. "I lavoratori ci dicono che in questa azienda i carroponte sono vecchi e la manutenzione viene fatta solo quando si bloccano".
    Per la Procura bresciana non è però andata così. "Siamo fermamente convinti che non sia configurabile alcuna responsabilità in capo al datore di lavoro e all'azienda" commenta l'avvocato Andrea Puccio, legale della società Siderurgica Dall'Era. "Dobbiamo, nostro malgrado, constatare - prosegue l'avvocato Puccio - che alcuni rappresentanti sindacali hanno pubblicamente mosso, a più riprese, gravissime accuse nei confronti dei soci e degli amministratori del gruppo Dall'Era, senza, tuttavia, conoscere realmente i fatti e, soprattutto, senza attendere l'esito dell'attività investigativa condotta dall'autorità giudiziaria". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it