(ANSA) - MILANO, 20 AGO - FABIO FLORINDI E ROGER LOCILENTO,
"DAMNATIO MEMORIAE. MANI PULITE E I PROCESSI A BETTINO CRAXI"
(libertatesLibri).
Trent'anni fa Milano fu la capitale della "rivoluzione" che
spazzò via la Prima Repubblica. Quella "rivoluzione" si chiamava
Mani Pulite e venne attuata da un pool di magistrati che
indagarono sui finanziamenti illeciti e la corruzione della
politica. A tanti anni di distanza esce un libro che segna una
svolta nella bibliografia che finora ha raccontato quell'epoca e
i processi a Bettino Craxi. "Damnatio memoriae. Mani Pulite e i
processi a Bettino Craxi" (libertatesLibri), scritto dal
giornalista Fabio Florindi, esperto e studioso del socialismo, e
dall'avvocato Roger Locilento, scandaglia migliaia di carte
processuali e ricostruisce l'atmosfera nella quale quelle
inchieste maturarono. Quando scattano i processi destinati a
cambiare la storia d'Italia, Antonio Di Pietro è pubblico
ministero da una decina di anni, ma la sua figura è controversa:
all'interno della stessa magistratura c'è chi ritiene che
utilizzi metodi "eccessivamente inquisitori". Anche Craxi è
divisivo: c'è chi lo apprezza per il suo "decisionismo", ma c'è
anche chi gli muove una guerra senza quartiere e lo ritiene il
cardine del vecchio sistema da smantellare. La pressione della
procura di Milano, e di molta della stampa, è enorme. Alla fine
Bettino riceverà qualche decina di avvisi di garanzia e due
condanne definitive.
Ma il metodo di indagine del pool di Mani Pulite è nel mirino
di molti: l'accusa è di usare la carcerazione preventiva per
estorcere confessioni, di cui a quel punto è lecito dubitare.
Dall'analisi che i due autori fanno delle carte processuali
emerge "un dato inconfutabile": non c'è un documento che
inchiodi Bettino, sottolineano, e le sentenze di colpevolezza
arrivano sulla base di testimonianze, rese spesso da coimputati
che avevano tutto l'interesse a sminuire le loro colpe e che
nella stragrande maggioranza dei casi, sfruttando una legge
dell'epoca, riferiranno quelle accuse solo ai pm, impedendo alla
difesa di contro-interrogarli. (ANSA).
Craxi e la damnatio memoriae, un libro a 30 anni da Mani Pulite
Del giornalista Fabio Florindi e dell'avvocato Roger Locilento