Lombardia

Atalanta, Gasperini: 'Koopmeiners ha avuto quello che voleva'

'Vissero tutti felici e contenti'. Dubbio Lookman con l'Inter

Redazione Ansa

(ANSA) - BERGAMO, 29 AGO - Gian Piero Gasperini, alla vigilia dell'anticipo di campionato di domani sera contro l'Inter, deve fare la conta dei disponibili nella sua Atalanta, che ha cambiato volto nell'ultima settimana di calciomercato: "Koopmeiners ha avuto quello che voleva. Tra lui, la Juventus e l'Atalanta vissero tutti felici e contenti - ironizza il tecnico nerazzurro -. Lookman è rientrato in gruppo ieri allenandosi il primo giorno negli ultimi 15. Kossounou è un difensore appena arrivato che non era in programma ma poi sono successi imprevisti, a cominciare dal crociato di Scalvini a giugno. Come per Scamacca, quando è stato preso subito Retegui, la società s'è mostrata molto pronta".
    I bergamaschi sono contati sia in difesa, dove al massimo può recuperare Kolasinac, che in attacco: "Toloi ha recuperato e può essere convocato, Hien 99 su 100 non c'è perché ha avuto la febbre alta con le placche in gola - prosegue Gasperini -.
    Davanti sono sicuri Retegui e De Ketelaere, ma siamo fermi al palo anche perché Zaniolo, che è ancora fuori, finora non è una scommessa vinta".
    Il tecnico nerazzurro ha un solo reparto molto abbondante: "Cuadrado ha una grande voglia e una grande fame, s'è ridotto il contratto, fisicamente l'ho trovato bene anche se ha bisogno di allenarsi. Sugli esterni numericamente con lui, Zappacosta, Ruggeri, Bakker e Palestra siamo a posto". Infine, sulla sconfitta in rimonta a Torino: "Abbiamo creato molto più che a Lecce, preso due legni e sbagliato il rigore alla fine.
    Risultato bugiardo: vediamo con l'Inter di non subire come domenica scorsa".
    "Con l'Inter - ha spiegato il tecnico - a San Siro non abbiamo mai vinto in questi anni. E' una squadra molto forte che si è rafforzata anticipando le mosse di mercato a giugno, una partita che arriva molto presto dopo tante vicissitudini. C'è la massima attenzione contro i campioni d'Italia". (ANSA).
   

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