Lombardia

Il 17enne ripete ai pm, 'non so darmi una spiegazione'

'Covavo da tempo disagio con pensieri di morte'

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 03 SET - "Non mi riesco a dare una spiegazione, non avevo intenzione di uccidere, sono molto dispiaciuto, quel disagio lo covavo da tempo con pensieri di morte, ma non pensavo di uccidere la mia famiglia, questa cosa l'ho pensata quella sera". E' così che, in sostanza, avrebbe risposto il 17enne, difeso dall'avvocato Amedeo Rizza e accusato della strage di Paderno Dugnano (Milano), interrogato per la seconda volta oggi dai pm per i minori di Milano. Pm che gli hanno chiesto ancora quali siano state le ragioni del triplice omicidio, oltre ad una serie di dettagli e chiarimenti sulla dinamica.
   Stando a quanto riferito, il secondo interrogatorio di oggi durato un paio di ore al carcere minorile Beccaria, dopo quello di due giorni fa con la confessione, è stato disposto dai pm della Procura per i minori per chiarire alcuni dettagli in relazione alla dinamica della strage, avvenuta verso le 1.55, agli spostamenti all'interno dell'abitazione e agli orari. Dettagli anche relativi alle ore dopo i festeggiamenti che c'erano stati quella sera per il compleanno del padre del ragazzo. La nuova audizione non sarebbe legata ad elementi nuovi e particolari emersi nell'inchiesta. L'avvocato Amedeo Rizza ha spiegato che il giovane, anche nell'interrogatorio di convalida davanti al gip (non ancora fissato, ma che dovrebbe essere domani) "continuerà a ricostruire tutti questi dettagli". I pm oggi gli hanno chiesto ancora il "perché" e il ragazzo ha continuato a dire che non riesce a spiegarselo. Il "disagio", ha riferito il legale, "lo covava da tempo, ma il pensiero di uccidere i familiari l'ha maturato quella sera".
    Secondo la difesa, anche alla luce di queste dichiarazioni deve cadere l'aggravante della premeditazione contestata dai pm negli atti dell'arresto.(ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it