(dell'inviata Mauretta Capuano)
(ANSA) - MANTOVA, 08 SET - Una specie di diario, un memoir in
cui i ricordi sono scanditi dal "cantare, cercare ispirazione,
comporre, cercare altre cose da cantare e ancora cantare". Alla
soglia dei 70 anni Alice si racconta nel libro 'L'unica via
d'uscita è dentro' (Rizzoli Lizard), accompagnato da foto non
solo professionali o ufficiali ma anche personali, scovate negli
archivi con l'aiuto di Francesco Messina, suo compagno da 40
anni.
È stata un'esperienza molto difficile, perché mi sono trovata
davanti alla difficoltà di andare oltre quello che è la mia
competenza" dice all'ANSA Alice al suo arrivo al
Festivaletteratura di Mantova che si conclude oggi, 8 settembre,
con la Premio Nobel per la Pace 2021 Maria Ressa in
videocollegamento.
"Dammi la mano amore, uno dei miei testi di media lunghezza,
non supera le settecento battute, spazi tra le lettere compresi:
praticamente meno di un terzo di paginetta di un qualsiasi libro
che potreste avere sul comodino" racconta Alice che non si è
fermata di fronte alla sfida di cimentarsi "con una distanza ben
maggiore". "La cosa che mi ha più colpita è che ci sono eventi,
persone che nel tempo non sono più presenti in te e invece tutto
è sempre lì. Bisogna trovare la chiave per riaprire quella
finestra, quella porta. Il nostro vissuto è sempre presente"
racconta l'artista, nome d'arte di Carla Bissi, nata il 26
settembre 1954 a Forlì, tra le voci più raffinate della canzone
italiana. Dall'esordio giovanissima negli anni Settanta
all'incontro con Franco Battiato fino alla vittoria del Festival
di Sanremo nel 1981 con Per Elisa e al successo internazionale
conquistato senza mai rinunciare alla propria idea di musica
libera, "non ho avuto scampo, ho seguito quello che sentivo
fosse il percorso giusto. La mia famiglia, in particolare mia
madre, mi ha aiutata molto ad avere fiducia in me stessa".
Inevitabile, e lo dice anche lei, l'associazione con Franco
Battiato. "Un incontro animico, di compatibilità. È stata per me
una persona estremamente importante su vari piani, mi ha dato
fiducia come compositrice e autrice" racconta Alice. "Lo
incontrai proprio per chiedergli se aveva un senso per me
continuare a scrivere o se era meglio lasciar perdere. Così è
nata la nostra collaborazione e grazie a lui ho cominciato a
cantare le mie canzoni, quelle che scrivevo, e poi ne abbiamo
scritte tante insieme che hanno avuto molta fortuna. Siamo
diventati amici, abbiamo condiviso tante cose. Riusciva sempre a
tirare fuori il meglio delle persone. La sua qualità era questa.
Era sempre disponibile, condivideva. La sua vibrazione chiamava
automaticamente chi gli stava vicino a trovare il meglio di se.
Una cosa fantastica" racconta Alice. Con Battiato, Alice ha
condiviso anche il desiderio di cercare oltre l'apparenza. "Noi
non sappiamo niente della vita, è un grandissimo mistero. Siamo
molto più collegati di quanto immaginiamo".
Il Festival di Castrocaro, Sanremo Giovani, la Gondola
d'Argento, autrice di testi, cantautrice quando era difficile
per una donna diventarlo, Alice pensa "che oggi siano migliorate
le cose. Ci sono tante ragazze che scrivono, che fanno la loro
musica in Italia, negli Usa. Al mio tempo c'erano poche perle
rare". Come festeggerà il compleanno? "Dal trentesimo anno ho
smesso di festeggiare compleanni perché è coinciso con il
funerale di mio padre". A novembre Alice riprenderà nei teatri
il tour iniziato a luglio, Master Songs. "Ho scelto le canzoni
che ritengo più significative per me e soprattutto in questo
preciso momento storico che stiamo vivendo che in generale è
molto complicato e difficile per tutta l'umanità. Anche se non
abbiamo la guerra in casa, viviamo una situazione di grande
caos. L'essere umano si è allontanato da se stesso, abbiamo
perso qualche cosa e lo dobbiamo ritrovare". Nel repertorio di
Master Songs c'è anche "una poesia di Pierluigi Cappello, morto
recentemente purtroppo. Eravamo amici, avevamo un progetto di
fare dischi insieme. Non ci siamo riusciti, ma prima che lui se
ne andasse via sono riuscita a musicare una poesia che canterò
in questo tour, si chiama Inniò che vuol dire pressapoco in
nessun dove" Per Elisa? "È stata un momento spartiacque, una
canzone dirompente, di grandissima qualità. Non può mancare"
dice con quella sua speciale risata. (ANSA).
Alice, 'Battiato tirava fuori il meglio delle persone'
A Mantova con il libro L'unica via d'uscita è dentro