Lombardia

Una nuova veste green per Morimondo con l'agricoltura dei monaci

Riqualificazione con fondi Ue, dall'abbazia ai fontanili

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 13 SET - A Morimondo, in provincia di Milano, dove nel 1134 si insediò la prima comunità monastica, sono stati realizzati una serie di interventi di riqualificazione nei territori agricoli che circondano la storica abbazia che attira visitatori da ogni parte d'Italia. Il progetto si chiama L'Agricoltura dei Monaci ed è stato finanziato dalla Regione Lombardia attraverso i fondi europei dei PIA - Progetti di Area.
    L'obiettivo era quello di valorizzare un territorio fortemente vocato all'agricoltura, mettendo in risalto l'aspetto storico, culturale e religioso oltre che quello paesaggistico, anche in ottica turistica.
    Come spiega Marta Guarise, Project Manager di Agricola 2000, azienda capofila dell'iniziativa che si è avvalsa della consulenza dei tecnici dello studio associato Origgi Facchini Ranzani Cucchi e del naturalista Mauro Villa, sono stati ristrutturati sei fontanili ed è stato potenziato il sentiero delle erbe, connesso con l'orto medievale dell'abbazia. Il progetto vede come partner 22 diversi attori, con 14 imprese agricole, 2 fondazioni, 3 enti pubblici, 2 società e un'associazione culturale. Uno dei punti di forza dell'iniziativa è stato il progetto 'Rifon' che ha comparato, per quanto riguarda l'irrigazione delle risaie, l'utilizzo di acqua dei fontanili e quella del naviglio: "Tutto ciò - aggiunge Guarise - è servito per creare delle linee guida sull'uso dell'acqua e per incentivare la produzione di riso in maniera sostenibile e con basso contenuto di metalli pesanti". A Morimondo "gli interventi realizzati dal Comune - spiega Luca Venegoni, responsabile Area Tecnica dell'amministrazione di Morimondo - hanno riguardato principalmente il percorso ciclopedonale dei monaci che si sviluppa attorno alle mura del monastero, attraversa le aste dei fontanili riqualificati e si ricollega alla viabilità già esistente. Sono stati anche posti dei cartelli in 8 punti del territorio con un codice QrCode che fa accedere a una mappa dove si possono avere informazioni sul progetto".
    Anche gli oratori di San Rocco a Fallavecchia e di Santa Maria Addolorata a Cascina Coronate, donati nel 1561 da Papa Pio IV alla Ca' Granda, l'attuale ospedale Policlinico di Milano e a cui la popolazione è molto legata, sono stati messi in sicurezza e restituiti alla comunità.
    In particolare, nella chiesa di San Rocco, durante i lavori è stata fatta una scoperta speciale: "Durante l'intervento abbiamo dovuto aprire una botola nel solaio di legno - racconta Marco Camarda, dell'ufficio gestione manutenzioni della Fondazione Patrimonio Ca' Granda - e lì abbiamo scoperto che c'era un affresco non noto che rappresentava l'assunzione della Vergine. Dialogando con la Soprintendenza abbiamo deciso di levare il solaio e ripristinare l'ambiente unico, come era una volta". (ANSA).
   

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