Lombardia

L'arte di Scart, da Fiorello alla Milano Beauty Week

In mostra 17 opere, dal Duomo di Milano a Taylor Swift

Redazione Ansa

(di Francesca Pierleoni) (ANSA) - MILANO, 26 SET - Far utilizzare a studenti delle accademie d'arte (circa 100 all'anno in vari workshop) e artisti non solo italiani specializzati in trash art una materioteca fatta di ritagli di pelle, fili elettrici, bottoni, cerniere, e altri rifiuti industriali, per trasformarli in quadri, statue, costumi di scena (oltre 500), complementi d'arredo. E' la missione da 26 anni di Scart, il laboratorio di comunicazione e artistico del gruppo Hera (servizi ambientali e idrici) che negli anni ha fatto decine di mostre itineranti in giro per l'Italia e progetti per l'evento Ecomondo a Rimini (fra i temi precedenti Fellini, lo sport, gli animali, la prossima, a novembre, sarà dedicata alla Vespa con sculture degli scooter 1:1) ed ha collaborato con artisti come Fiorello, Andrea Bocelli, Luca Tommassini (da X factor al concerto di Laura Pausini e Biagio Antonacci). Ora è per il secondo anno in mostra alla Milano Beauty Week (25 - 29 settembre), con 17 opere a Palazzo Giureconsulti sul tema del bello.
    Una collezione che comprende quadri creati ad hoc come quelli de Il duomo di Milano (realizzato da Maryam Ghanbarian dell'Accademia delle Belle Arti di Firenze, interamente con packaging e scarti di prodotti cosmetici) e i ritratti di due icone milanesi come Giorgio Armani o Carla Fracci, in una galleria nella quale troviamo fra gli altri anche Marcello Mastroianni, Brigitte Bardot, Taylor Swift e la guru del design Rossana Orlandi, che finora aveva tenuto il quadro nella sua galleria. "Il progetto è nato 26 anni fa, nei quali abbiamo creato oltre 1000 pezzi - spiega all'ANSA Maurizio Giani, direttore marketing e sviluppo iniziative di Herambiente -. Le opere sono create da studenti delle Accademie d'arte che vengono da noi, dove attingono alla nostra materioteca e hanno anche la possibilità di accedere alla zona di scarico dei rifiuti industriali. Si ritrovano così davanti materia e colore estremamente eterogenei e li usano come una tavolozza". Il "nostro obiettivo è mostrare come dando una seconda vita a questi scarti si possa creare la bellezza". Tra le collaborazioni di Scart c'è la partnership dal 2012 per realizzare arredi e costumi di scena con il teatro del Silenzio di Bocelli a Lajatico, "ma anche alcuni costumi per Luca Tommassini quando era coreografo a X Factor o ad esempio, per il concerto di Laura Pausini e Biagio Antonacci; Ci vuole un fiore su Rai 1 con Gabbani e abbiamo realizzato il mantello di fiori con cui Fiorello ha aperto Sanremo nel 2021. Poi lui ci ha anche invitato a Viva Rai2". (ANSA).
   

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