(ANSA) - MILANO, 03 OTT - "Sono arrivato a Milano negli anni
'90 per lavorare in Atm. Con quello che guadagnavo allora sono
riuscito a comprare casa, mettere da parte qualche risparmio e
crearmi una famiglia.
Emblematico è proprio il caso Atm, che fatica a reperire
personale, in particolare autisti, soprattutto perché gli
stipendi dell'azienda di trasporto pubblico del Comune di Milano
non sono ritenuti adeguati al costo della vita milanese.
"Il dovere del sindacato - aggiunge il neosegretario - è dare
risposte a chi ha bisogno: lavoratori, donne, giovani,
disoccupati, pensionati, famiglie in difficoltà, immigrati,
fasce deboli della popolazione. Nessuno ha la bacchetta magica e
io credo che sia fondamentale il dialogo con le controparti,
siano esse imprese, istituzioni, associazioni. In continuità con
il mio predecessore assicuro ampia disponibilità al confronto
perché è da esso che nascono le soluzioni migliori ai problemi".
"Una delle risposte possibili alle difficoltà è il potenziamento
della contrattazione aziendale" ha dichiarato Abimelech. (ANSA).
Abimelech (Cisl), Milano locomotiva, non lasci indietro nessuno
Ha lavorato all'Atm il nuovo segretario milanese del sindacato