Lombardia

Scuola Restauro Botticino e A. Beretta premiati a Homo Faber

Direttrice scuola formazione ha ricevuto il riconoscimento Mam

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 03 OTT - La Scuola di Restauro di Botticino di Milano è stata premiata all'evento artigiano Homo Faber 2024: Arianna Beretta, la direttrice, inoltre, ha ricevuto il riconoscimento "Mam - Maestro d'Arte e Mestiere" per l'eccellenza nella promozione, la tutela e la diffusione dei mestieri d'arte. I riconoscimenti sono stati conferiti nella cornice di Homo Faber, l'evento dedicato alla maestria artigiana europea, organizzato dalla Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship.
    Il Comitato Scientifico ha selezionato Arianna Beretta e la Scuola di Restauro di Botticino per "lo straordinario lavoro svolto come realtà formativa di eccellenza, punto di riferimento per la Regione Lombardia, e non solo, nella valorizzazione, conservazione e restauro dei beni culturali". Proprio nel 2024 la Scuola di Restauro di Botticino festeggia cinquant'anni di attività, nei quali sono stati formati numerosi professionisti del settore, qualificati migliaia di restauratori e "garantiti risultati significativi in termini di livello occupazionale e successo professionale".
    Il Premio "Mam-Maestro d'Arte e Mestiere" promosso dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte, in collaborazione con Alma, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, riconosce l'eccellenza del lavoro dei Maestri d'Arte italiani che si sono distinti per il loro saper fare in 23 categorie dell'artigianato artistico, tra cui il restauro e la conservazione. Il riconoscimento speciale assegnato alla Scuola di Restauro di Botticino appartiene alla sezione "La Regola del Talento" ed è destinato alle scuole pubbliche e private di alto artigianato.
    "E' con grande soddisfazione che ho ritirato il premio e lo condivido con tutti i miei colleghi, che con grande passione tutti i giorni lavorano ai progetti della scuola, e senza i quali questo riconoscimento non sarebbe mai arrivato", ha detto Arianna Beretta. (ANSA).
   

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