(ANSA) - MILANO, 12 OTT - Centocinquanta lavoratori corrono
il rischio concreto e in tempi brevi di perdere il posto di
lavoro dopo che Bystronic Automation Technology ha annunciato
nell'ambito di una riorganizzazione la cessazione dell'attività
negli stabilimenti di San Giuliano Milanese e Fizzonasco di
Pieve Emanuele in provincia di Milano. Lo rende noto la
Fiom-Cgil che parla di "cinismo da premio Nobel" e ha proclamato
uno sciopero, dopo quello immediato seguito alla comunicazione,
per martedì prossimo con presidio, dalle 14, davanti alla sede
di Assolombarda nel capoluogo lombardo, in via Pantano.
L'azienda fa parte del Gruppo multinazionale con sede in
Svizzera Bystronic (oltre 3000 dipendenti in oltre 40 sedi a
livello mondiale) che opera nel settore della progettazione e
produzione di macchine di automazione industriale.
Giovedì scorso "senza alcun preavviso - denuncia il sindacato
-, l'azienda ha avviato una procedura per cessazione di attività
che testualmente recita: 'Vi comunichiamo che la società deve
procedere, nel minor tempo possibile, alla cessazione delle
attività' e 'alla conseguente risoluzione dei rapporti di lavoro
con gli attuali lavoratori'". "Nel confronto che abbiamo avuto
l'1 ottobre - sottolinea Giovanni Ranzini, segretario Fiom
Milano - in cui si è parlato anche della ristrutturazione del
gruppo, i nostri interlocutori aziendali si sono ben guardati
dal fare il ben che minimo accenno all'intenzione di chiudere
gli stabilimenti: questa decisione è inaccettabile nel merito e
barbara nel metodo".
"E al danno - conclude la Fiom-Cgil - si aggiunge la beffa:
il Ceo di Bystronic, infatti, ha inviato ai lavoratori una email
di un cinismo da premio Nobel nella quale, dopo aver comunicato
la chiusura dei siti, li informa che 'Bystronic riconosce la
serietà e la professionalità dimostrata fin qui dai lavoratori'
e che 'l'obiettivo è portare a termine i progetti in corso
secondo quanto previsto dagli impegni contrattuali'". (ANSA).
Bystronic Automation Technology chiude, a rischio 150 lavoratori
Sciopero e presidio davanti ad Assolombarda martedì