Lombardia

Milano come New York, il cavalcavia diventa boulevard verde

Il bando per trasformare cavalcavia Monte Ceneri nel 2025

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 15 OTT - Milano come New York, Parigi e Seoul, punta a trasformare un cavalcavia che ormai ha esaurito la sua funzione in un boulevard verde, dove le persone potranno passeggiare proprio come accade sulla High Line della Grande Mela. Questo progetto non è più un sogno ma realtà, tanto che nel 2025 il Comune lancerà un bando di progettazione di fattibilità per trasformare il cavalcavia Monte Ceneri in un viale verde.
    La riqualificazione del viadotto di viale Monte Ceneri in area pedonale "è un sogno che vogliamo diventi realtà, nel 2025 lanceremo il bando - ha detto l'assessore alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi nel corso del Forum dedicato al suo assessorato -. Le infrastrutture che non svolgono più la funzione per cui sono nate, da problema facciamole diventare luoghi riqualificati per i milanesi e per i turisti".
    Il cavalcavia Monte Ceneri diventerà da strada ad alto scorrimento un nuovo parco lineare, con la valorizzazione sia della parte superiore sia di quella sottostante, con servizi, spazi commerciali, aggregativi e culturali. Un altro cavalcavia ripensato è quello del Corvetto, parte della riqualificazione del territorio tra la nuova biblioteca Beic e il Parco Agricolo sud.
    Il Comune lancia nel nuovo Pgt l'Atlante dei Quartieri con 19 progetti di riqualificazione, due per ogni Municipio, più un intervento che li coinvolge tutti, quello del completamento della linea filoviaria 90/91. Tra i progetti c'è anche 'La cerchia verde dei Bastioni' che prevede di creare spazi pubblici pedonali e la riqualificazione delle piazze adiacenti le porte storiche della città.
    A essere rigenerate, nell'intenzione del Comune, saranno anche le 'Porte metropolitane' cioè i parcheggi di interscambio all'ingresso della città e i depositi Atm. "Sono spazi nostri che noi dobbiamo cercare di sfruttare e mettere a valore - ha detto il sindaco Giuseppe Sala -, anche nel Piano Casa, perché se siamo possessori di diritti edificatori possono essere il nostro contributo a chi costruisce". (ANSA).
   

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