Lombardia

Mostre: a Milano "Dall'arte alla Natura", con opere Fontana

Al MF Fine Art dal 23 ottobre fino a dicembre

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 17 OTT - "Dall'arte alla natura" è il titolo ed il tema della mostra che dal prossimo 23 ottobre al 15 dicembre sarà allestita presso ML Fine Art in via Montebello a Milano. Nata da un'idea di Matteo Lampertico e Yuri Tagliacozzo, l'evento, curato da Giorgio Verzotti, intende analizzare il rapporto fra arte e natura, centrale nel dibattito artistico a partire dagli Anni Sessanta. Con un significativo ribaltamento di prospettiva, si è scelto di intitolare la mostra "Dall'arte alla natura", appunto, proprio per sottolineare come gli artisti della generazione successiva a Fontana, ovvero i protagonisti dell'Arte Povera, scelgano la natura non tanto come fonte di ispirazione, ma piuttosto come elemento costitutivo del linguaggio artistico. Fontana nel 1960 nello spazio di Palazzo Grassi aveva esposto per la prima volta le sculture intitolate "Nature", grandi forme circolari irregolari, simili ad asteroidi, blocchi di lava, percorsi dai caratteristici tagli o da grandi squarci. Nel percorso espositivo si potranno vedere due bronzi della serie Nature di Fontana (Concetto Spaziale, Natura, 1967; Firmata e numerata 6/500; Bronzo) una delle più celebri e riuscite declinazioni di questa tematica, in cui l'artista sceglie di utilizzare la patina dorata e regolarizza le forme ispirandosi dichiaratamente all'ovale, un evidente riferimento all'origine della vita. Alcuni fra i maggiori artisti della generazione successiva a Fontana sono rappresentati con opere significative. Per Piero Gilardi (1942-2023) e Luciano Fabro (1936-2007), ad esempio, la natura è un punto di riferimento imprescindibile, ma i mezzi per rappresentarla, o meglio evocarla, sono totalmente nuovi e del tutto slegati dalla tradizione. Radicalmente diverso è l'approccio di Giuseppe Penone (1947), Gilberto Zorio (1944) e di Mario Merz (1925-2003). Per il primo rappresenta un ritorno alle origini. L'opera esposta illustra questa integrazione fra corpo umano e elementi naturali che si fondono in modo inestricabile (Terra d'Ombra, 1998, Tecnica mista e Bronzo su tela). Zorio sperimenta anche le forze naturali come quella del sole con un lavoro in mostra fotosensibile che cambia colore a seconda della sua esposizione. Anche per Merz il mondo animale e fonte di ispirazione costante, come si può rilevare nell'opera esposta nella quale sono inserite dei gusci di lumaca, un elemento molto ricorrente nella sua opera (Untitled Blue Blotch 1982; acrilico, inchiostro e 12 lumache su tela). Fra gli artisti dell'Arte Povera non poteva certo mancare Jannis Kounellis (1936-2017) di cui si espone un'opera della maturità (Senza titolo, 1983; Cinque ripiani in ferro con frammenti di legno). (ANSA).
   

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