(ANSA) - MILANO, 22 OTT - Era stata processata in sede penale
per aver ucciso un considerevole numero di cani e poi condannata
dalla Cassazione. Si chiude ora anche in sede civile la vicenda
del "canile degli orrori" di Cremona.
Nin Cheti era stata condannata a due anni e due mesi di
reclusione, con altre due volontarie, per avere ucciso dal 2005
al marzo 2009 con crudeltà e senza necessità, un considerevole
numero di cani, anche intere cucciolate, e di gatti, inoculando
ingiustificatamente e illegittimamente il farmaco eutanasico
Tanax o il Penthotal sodium. Circostanze che destarono clamore
nell'opinione pubblica e che hanno costantemente accomunato -
viene ricordato - l'incolpevole associazione con Nin Cheti nella
gestione di quello che è stato appunto definito "canile degli
orrori".
Costituendosi in giudizio l'Associazione Zoofili di Cremona
aveva chiesto e ottenuto la condanna di Nin Cheti al
risarcimento dei danni derivanti dal sequestro del canile
all'associazione e dal clamore mediatico e dal discredito subito
dalla terribile vicenda. Oggi il canile di Cremona è gestito
dall'associazione zoofili che - sottolinea - "finalmente ha
ottenuto giustizia". (ANSA).
'Canile degli orrori', risarcita l'Associazione Zoofili
L'Ente era stato incolpevolmente accomunato alla gestione