(ANSA) - MILANO, 31 OTT - La Procura di Milano ha chiuso le
indagini con l'accusa di incendio colposo, e per l'eventuale
richiesta di processo, a carico di tre persone, tra cui i legali
rappresentanti di una società collegata al "colosso del gas
inglese Linde" e dell'impresa "di autotrasporti appaltatrice" e
del conducente "del furgone da cui si è propagato" il maxi
incendio dell'11 maggio del 2023, tra via Pier Lombardo e via
Vasari, a Milano.
Quella mattina si verificarono una serie di "drammatiche
esplosioni seguite da un incendio che ha coinvolto cinque
stabili", ossia "tre condomini, di cui andavano a fuoco i
prospetti ed un totale di 16 appartamenti, un istituto religioso
e il Teatro Franco Parenti", oltre a "17 diversi veicoli".
Come spiega la procuratrice aggiunta di Milano Tiziana
Siciliano, dopo gli accertamenti nell'inchiesta del pm Luca
Gaglio e dei Vigili del Fuoco, "la causa delle esplosioni è
stata individuata in un errore del conducente del furgone, che
riponeva nell'abitacolo dell'automezzo un recipiente criogenico
di ossigeno liquefatto di tipo portatile (un cosiddetto
'stroller') senza stivarlo nell'apposito alloggiamento del
retrostante vano di carico e senza, in ogni caso, fissarlo" per
"evitarne la caduta sul pavimento dell'abitacolo durante il
trasporto".
Lo "stroller" in occasione "della svolta a sinistra che il
conducente effettuava da via Vasari in via Pier Lombardo, si
rovesciava sul pavimento dell'abitacolo - chiariscono i pm - e
perdeva ossigeno criogenico, che già solo venendo a contatto con
i materiali combustibili", tra cui "l'olio lubrificante dei
pedali", generava un incendio. (ANSA).
Esplosioni con maxi incendio a Milano nel 2023, tre indagati
Chiusa l'inchiesta su conducente furgone e responsabili società