(di Bianca Maria Manfredi)
(ANSA) - MILANO, 13 NOV - È doloroso per Francesco Micheli
dopo dieci edizioni come direttore artistico l'addio al
Donizetti Opera Festival, che si inaugurerà il 14 novembre con
la techno-opera LuRave, "ma come contrappeso c'è quello che
siamo riusciti a costruire dal nulla" ovvero: una
"manifestazione internazionale" e insieme un "orgoglio
cittadino" nei confronti del compositore bergamasco e la
consapevolezza della vocazione artistica della città.
"Donizetti - ha spiegato Micheli - è un compositore geniale
spesso misconosciuto che ha lasciato in eredità opere che
andavano scoperte o riscoperte oppure, nel caso di opere
conosciute, riviste in una nuova luce".
Le anteprime per i giovani dei tre titoli in programma "con
il teatro stracolmo di adolescenti muti e plaudenti" vanno in
questa direzione "e mi permettono di lasciare Bergamo felice".
Lui si trasferirà a Berlino, dove sta lavorando alla regia di
Cavalleria Rusticana e Pagliacci per la Bayerische Oper di
Monaco e con il Maggio fiorentino e la Farnesina a un'opera
sull'opera da portare negli istituti di cultura. A Bergamo
resterà un festival che ha condiviso "il rinascimento di un
grande genio incompreso con valori romantici, estremi, quasi più
adatti ad ora" un festival che dal punto di vista di "cultura
musicale, teatrale, politica lancia un messaggio a tutto il
mondo". E che adesso cerca un nuovo direttore artistico. (ANSA).
Torna il Donizetti Festival: 'Nati dal nulla, compiamo 10 anni'
Micheli all'addio: 'Orgogliosi. Scoperto e riscoperto opere'