Lombardia

Moratti, 'Io sindaco a Milano? C'è pressing ma è prematuro'

Tajani,ha le carte in regola ma pensiamo pure a candidati civici

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 17 NOV - "C'è un pressing da parte del partito. Comunque è prematuro parlarne oggi, mancano due anni".
    Così la presidente della consulta nazionale di Forza Italia Letizia Moratti, interpellata su una sua possibile candidatura a sindaco di Milano a margine dell'incontro di FI 'Europa: la generazione Erasmus'. A chi l'ha incalzata ha risposto: "È una cosa che decidono tutti i partiti. Non fatemi dire cose… Mancano due anni".
    "Ci sono ancora parecchi mesi prima di eleggere il nuovo sindaco di Milano, Letizia Moratti certamente lo ha fatto bene - ha aggiunto il segretario nazionale di FI Antonio Tajani -, è una donna di grande prestigio e ha le carte in regola per essere candidata e per vincere. Però è ancora prematuro, vedremo quali saranno le proposte dei nostri alleati e discuteremo tutti quanti assieme su chi sarà il candidato vincente o la candidata vincente migliore".
    Noi metteremo i nostri nomi - ha detto - ma stiamo pensando anche a candidati civici come c'è stato Bucci a Genova. Siamo in una fase di riflessione e Letizia Moratti certamente è una delle persone che avrebbe le carte in regola per essere scelta da tutta la coalizione e per vincere". A Milano, ha aggiunto, "ci sono molte cose da cambiare, è una città che guarda al futuro.
    La capitale economica non può avere un sindaco che dice no al nucleare, che invece rappresenta il futuro ed è una fonte energetica pulita. Quindi credo che si debba guardare al futuro e non al passato. La stagione dei no è finita, dobbiamo andare anche in questa grande città alla stagione dei sì". Tajani ha poi sottolineato che nel capoluogo lombardo "sono stati commessi molti errori e si può fare di più sulla sicurezza perché ricordiamo che lo Stato certamente deve fare molto, ma anche l'amministrazione comunale. Sono state fatte secondo me - ha aggiunto - delle scelte che hanno penalizzato anche l'economia di questa città, soprattutto il mondo del commercio, certe scelte sulle piste ciclabili che forse potevano essere fatte in maniera diversa" e quindi "dovremo discutere anche sui contenuti su quale Milano vogliamo". (ANSA).
   

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