Lombardia

Traffico di migliaia di farmaci oppioidi, indagato un medico

A Milano misura interdittiva pure per segretaria di altro studio

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 20 NOV - Per circa due anni, con migliaia di ricette irregolari, avrebbero alimentato un presunto traffico di "farmaci oppioidi" che, fuori dagli "standard di prescrizione" rigorosi previsti per quei medicinali, sarebbero finiti in mano a due distinti gruppi criminali. Per questo oggi è stata notificata ad un medico di base in servizio a Milano e alla segretaria di un altro studio medico milanese un'ordinanza cautelare di interdittiva dalla professione per un anno per l'accusa di "prescrizione abusiva di farmaci stupefacenti".
    Nell'inchiesta, condotta dai carabinieri del Nas e coordinata dai pm milanesi Barbara Benzi e Rosario Ferracane e che ipotizza anche il reato di truffa ai danni del servizio sanitario nazionale e vede 12 indagati, sono stati anche arrestati quattro egiziani, con misura dei domiciliari firmata dal gip Fabrizio Filice. Questi ultimi, in particolare, avrebbero fatto parte dei due diversi "gruppi" che ricevevano quelle false ricette dai due studi medici, riuscivano, poi, con quelle ad avere i medicinali dalle farmacie e li spacciavano. Farmaci, a base di "tramadolo" e "ossicodone", che principalmente, invece, servono ai malati terminali. Per altri tre indagati, inoltre, è stato disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
    Per altre posizioni, invece, tra cui quella del medico di base titolare dello studio dove lavorava la segretaria ora interdetta, il giudice ha respinto la richiesta di misura cautelare. E ciò dopo gli interrogatori preventivi previsti dalla recente riforma Nordio. Il medico, assistito dagli avvocati Anna Lago e Davide Steccanella, infatti, è riuscito a dimostrare, come scrive il gip, che lui era all'oscuro di tutto.
    Era la segretaria a compilare le ricette, "sfruttando la fiducia del medico" che le aveva messo a disposizione "la propria postazione informatica". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it