Lombardia

Ghini, Doris, un self made man moderno e con un'etica

Il film il 24/11 in prima serata su Canale 5.'Poi c'è il teatro'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 23 NOV - Come "è capitato a me leggendo della sua vita, credo che molti italiani vedendo questo film rimarranno sorpresi nello scoprire una storia straordinaria, quella di un self made man. Figlio di contadini, Ennio segue e realizza il proprio sogno, crea un'idea innovativa di banca, senza mai perdere il senso del mondo, dell'umanità, il rispetto delle persone". Lo dice all'ANSA Massimo Ghini protagonista di Ennio Doris - C'è anche domani diretto da Giacomo Campiotti, biopic sul fondatore di Banca Mediolanum, scomparso nel 2021.
    Dopo l'uscita in sala ad aprile con Medusa, il film arriva in prima serata domenica 24 novembre su Canale 5.
    Alla base del racconto (prodotto da Movie Magic International), che ha fra gli altri interpreti Lucrezia Lante della Rovere, Eugenio Franceschini e Giulia Vecchio, c'è l'autobiografia uscita nel 2014 del banchiere, intitolata proprio C'è anche domani (Sperling & Kupfer). "Con il film non abbiamo assolutamente fatto un santino - dice l'attore -. E' il racconto reale di un uomo che ha sempre mantenuto un profondo senso etico del suo lavoro". L'episodio emblematico è quello del 2008 quando dopo il crollo della Lehman Brothers, Doris in accordo anche con Berlusconi (con il quale nel 1982 aveva dato vita a Programma Italia, prima forma di quella che diventerà Banca Mediolanum, ndr), decide di rimborsare, prelevando i fondi dai propri conti privati, gli oltre 11.000 clienti che avevano investito in titoli che comprendevano obbligazioni del colosso americano. Il messaggio "lanciato ai giovani che viene dalla sua vita è non arrendersi, guardare sempre in una dimensione del futuro".
    Ghini intanto torna al cinema con E se mio padre "l'opera prima diretta da mia sorella, Solange Tonnini che racconta la storia della nostra famiglia". "Essendo un esordio alla regia, c'è il problema enorme, nel cinema italiano, della distribuzione - osserva -. Ci sono tanti film che restano fermi o spariscono.
    Spero che il nuovo Ministro della Cultura faccia qualcosa.
    Quello precedente ha tagliato solo i fondi. Con Giuli però c'è un dialogo". Nel futuro prossimo dell'attore c'è anche il teatro con la trasposizione de Il vedovo, coprotagonista è Paola Tiziana Cruciani, dal cult di Dino Risi con Alberto Sordi e Franca Valeri, al Parioli di Roma a fine febbraio e la ripresa di Noi Giuda, scritto da Angelo Longoni. (ANSA).
   

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