Lombardia

Risorge l'abito di casa Finzi che fu cancellato dal nazifascismo

Lo indosserà domani a Milano presidente del Consiglio comunale

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 06 DIC - Alla cerimonia degli Ambrogini d'oro che si terrà domani al teatro Dal Verme di Milano la presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi indosserà un abito unico, per rendere omaggio alla memoria della famiglia di stilisti milanesi Finzi, Edgardo e Guglielmo, che sono stati deportati dal nazifascismo e sono morti nei campi di concentramento.
    Il bozzetto dell'abito è stato ritrovato, grazie anche al progetto delle pietre di inciampo, alla Biblioteca Braidense e a realizzarlo, dopo 80 anni, sono stati gli studenti dello Ied di Milano, con il contributo della Fondazione Cariplo.
    Sarà un'occasione per raccontare la storia della famiglia Finzi e della loro casa di alta moda, eccellenza milanese e italiana, proprio nel giorno del patrono di Sant'Ambrogio, e per restituire loro dignità e memoria, dopo che il nazifascismo gliele aveva tolte in quanto ebrei. Elena Buscemi indosserà l'abito e salirà sul palco del teatro per raccontare la loro storia, parlando così del progetto 'Filo spezzato' alla presenza di Silvano Finzi, partigiano e figlio di uno dei due fratelli titolari della maison.
    "Domani non indosserò solo un vestito da sera, ma la testimonianza materiale di quanto sia importante curare, custodire e cercare la verità nella Memoria", ha spiegato la presidente del Consiglio comunale.
    La storia è quella della casa di haute couture Finzi di via Manzoni, che all'inizio del '900 era diventata il punto di riferimento per la moda italiana. Con l'avvento del fascismo, a causa dell'origine ebraica dei suoi fondatori, la maison fu costretta a chiudere e i suoi proprietari, i fratelli Edgardo e Guglielmo, che combatté come partigiano, furono in seguito assassinati nei campi di sterminio.
    All'interno dell'abito è riportata una dedica di Guglielmo al figlio Silvano, anche lui partigiano, appena ragazzino, nella 52esima Brigata Rosselli, che lega tutte le generazioni e gli enti che hanno partecipato all'iniziativa: "Perché il tempo ci trovi sempre uniti". "Ciò che possiamo fare è ristabilire la verità e fare memoria delle vittime e delle loro storie", ha detto il sindaco Beppe Sala. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it