(ANSA) - MILANO, 09 DIC - Un protocollo, "il primo di questo
genere in Italia", permetterà ai giornalisti "accreditati" al
Palazzo di Giustizia di Milano di chiedere formalmente ed
ottenere copie delle ordinanze cautelari dell'ufficio Gip o
alcuni altri atti giudiziari, come decreti o sentenze, secondo
"una definizione di interesse pubblico" che terrà conto di un
preciso "decalogo".
Il documento 'pilota' è firmato oggi dal presidente del
Tribunale di Milano Fabio Roia, dal procuratore Marcello Viola,
dal presidente dell'Ordine degli avvocati milanesi Antonino La
Lumia, dalla presidente della Camera penale milanese Valentina
Alberta e dal presidente dell'Ordine dei giornalisti di Milano
Riccardo Sorrentino.
Dal giugno 2023, ha sottolineato Roia, tutti i 'protagonisti'
firmatari del "Documento di intesa in materia di informazione
giudiziaria" hanno lavorato a questo protocollo, che servirà a
"tutelare il principio della presunzione di innocenza" e una
"corretta e completa informazione", che risponda ai "criteri
della continenza e dell'interesse pubblico".
Per quanto riguarda "l'interesse", richiesto dall'articolo 116
del codice di procedura penale per il "rilascio tempestivo"
delle ordinanze cautelari, come è stato evidenziato in una
conferenza stampa, sarà "valutato caso per caso e senza
automatismi", sulla base di "una definizione di interesse
pubblico, diversa da quella che presiede alle comunicazioni
dell'Autorità giudiziaria, che terrà conto di un decalogo,
proposto dall'Ordine dei giornalisti". Per i procedimenti penali
e civili, poi, nel documento si richiama "la possibilità di
un'informazione provvisoria su decisioni e sentenze, in
particolare all'esito della camera di consiglio", ossia prima
del deposito delle motivazioni. (ANSA).
Protocollo a Milano, 'le ordinanze cautelari ai giornalisti'
Siglato tra vertici uffici giudiziari e l'Ordine dei giornalisti
