Lombardia

Alla Scala arriva 'L'altro Sipario', nuova opera d'arte pubblica

Assessore Cultura, importante la committenza pubblica

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 11 DIC - In via Verdi, davanti al nuovo ingresso dei lavoratori della Scala apparirà 'L'altro sipario', opera in bronzo che il teatro ha commissionato con un concorso a cui hanno risposto 67 artisti, o meglio 67 progetti.
    Una legge del 1949, spesso non applicata, prevede infatti che nelle costruzioni di nuovi edifici pubblici una parte del costo sia destinata a opere d'arte. E' stata Aria, l'azienda regionale per gli acquisti, che ha indetto il concorso per un'opera sul tema 'Musica e architettura' da porre davanti alla nuova palazzina costruita in via Verdi, dietro il teatro con cui è collegata, che contiene la sala prove del ballo, già in funzione, gli uffici dei dipendenti che prima erano nella sede in affitto in via Verdi, e la nuova sala prove dell'orchestra che è in fase di collaudo.
    A valutare i progetti, ha spiegato il sovrintendente Dominique Meyer, è stata una commissione di esperti di cui facevano parte Mario Botta, l'architetto che ha firmato il progetto della Scala rinnovata e anche della palazzina di via Verdi, gli artisti di fama mondiale Maurizio Cattelan e Marzia Migliora, Roberta Gnanetti per la soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio e il direttore comunicazione del teatro Paolo Besana.
    L'opera selezionata, presentata oggi in una conferenza stampa in teatro, è di Daniele Milvio, artista romano 36enne diplomato all'Accademia di Brera, mentre due menzioni speciali sono andate ad Arcangelo Sassolino e Nico Vascellari, altri artisti di fama.
    "Alcuni dei progetti erano terribili, alcuni buoni, alcuni molto buoni" ha detto Besana spiegando che la vittoria di Milvio è dovuta "all'aderenza al tema, alla capacità di dialogo con il contesto architettonico e al posizionamento". Opera adatta ad essere esposta all'aperto, Sipario, è un bassorilievo in bronzo fuso di un metro e due centimetri per 3 metri e 19 di altezza con uno spessore di 18 centimetri, che riproduce una porzione del sipario della Scala a grandezza naturale nel momento in cui sta per aprirsi. Un momento di connessione, ha spiegato l'artista, fra chi sta sul palcoscenico e chi è in platea.
    "Se le città, le istituzioni e le partecipate pubbliche applicassero sempre questa legge dello Stato - ha chiosato l'assessore milanese alla Cultura Tommaso Sacchi - ci sarebbe un rapporto più virtuoso fra gli enti pubblici e gli artisti del nostro Paese". (ANSA).
   

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