Lombardia

Il Cesvi festeggia i suoi quarant'anni (anche) con un libro

Presenti in oltre 30 Paesi 'ora guardiamo alle sfide future'

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 05 FEB - In un anno il Cesvi ha portato avanti 127 progetti in 27 Paesi, raggiungendo un milione 700 mila persone grazie ai 139 partner locali con cui lavora. Il dato si legge nel bilancio sociale della fondazione creata a Bergamo da un gruppo di amici nel 1985, esattamente quarant'anni fa e ora diventata un importante protagonista della cooperazione a livello internazionale.
    A raccontare i quarant'anni di attività del Cesvi è ora un libro '40 - i nostri anni di solidarietà' scritto da Maurizio Carrara, presidente onorario della fondazione che ha contribuito a creare e pubblicato da Guerini. Dalla carestia in Nord Corea, alla ricostruzione dopo lo tsunami, dall'Aids in Zimbabwe, alla fame nel Corno d'Africa, alle alluvioni in Pakistan, al terremoto in Turchia alla guerra in Ucraina e Gaza senza dimenticare il Covid, pandemia che ha colpito duramente proprio Bergamo sono tantissime le emergenze che il Cesvi ha affrontato con alla base una convinzione, ovvero l'impegno non solo per aiutare sul momento ma per costruire autonomia e indipendenza.
    "Fin dalla nostra nascita - ha spiegato Carrara - abbiamo lavorato con le comunità, insieme alle persone. Attualmente diamo lavoro a quasi un migliaio di persone, tra personale europeo e personale assunto nei Paesi di intervento". E ogni esperienza fatta è servita per quelle successive e permette di "rispondere con tempestività e in maniera mirata in contesti colpiti da crisi gravi, sia che si tratti di disastri naturali o di conflitti" ha aggiunto la vicedirettrice generale Lorena d'Ayala Valva, facendo l'esempio dell' "l'expertise costruita nel contrastare la malnutrizione infantile nel Corno d'Africa" che "stata fondamentale" per portare aiuto a Gaza.
    A raccontare l'esperienza del Cesvi sono anche alcuni dei suoi testimonial come Cristina Parodi, Alessio Boni, il Trio Medusa o Lella Costa, convinta che "essere ambasciatrice di CESVI è un privilegio: significa credere che anche nei luoghi più dimenticati ci sia sempre spazio per la speranza".
    "Questo anniversario è sicuramente un importante traguardo da celebrare, ma è soprattutto un'occasione per riflettere sulle sfide future. Il nostro lavoro - ha promesso la presidente Gloria Zavatta - non si ferma". (ANSA).
   

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